CINA. Pechino riparla con Mosca per le Carte di Credito russe

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La Cina emette nuove regole sulle obbligazioni per aiutare le aziende in difficoltà. La mossa è volta ad aiutare le aziende a gestire meglio i loro debiti e proteggere gli interessi degli investitori. 

Stando a quanto riporta l’Associazione nazionale degli investitori istituzionali del mercato finanziario cinese, la Cina prevede di aiutare le aziende a ridurre i rischi di insolvenza emettendo nuove regole obbligazionarie che permettono loro di vendere nuovi strumenti di debito nel mercato interbancario per sostituire le obbligazioni precedentemente emesse.

La decisione ha lo scopo di aiutare le aziende a gestire meglio i loro debiti e proteggere gli interessi degli investitori, ha detto in un comunicato l’Associazione Nazionale degli Investitori Istituzionali del Mercato Finanziario, ripresa da AF. Il gruppo ha anche pubblicato delle regole che regolano lo smaltimento delle obbligazioni insolute.

Le aziende cinesi, specialmente quelle più piccole e private, stanno lottando per sopravvivere in un’economia colpita dalla più grande epidemia di coronavirus del paese in più di due anni. La sostituzione delle obbligazioni, che non comporta contanti, potrebbe aiutare le aziende ad evitare il default sulle obbligazioni in scadenza, e salta il processo di pagamento del debito rispetto al tradizionale rifinanziamento delle obbligazioni.

Le aziende che cercano la sostituzione delle obbligazioni dovrebbero sollecitare l’approvazione degli obbligazionisti, secondo le nuove regole sulle obbligazioni.

Nel frattempo sul piano internazionale, arriva la notizia che i funzionari della People’s Bank of China e della Banca Centrale della Russia terranno una riunione sui sistemi di pagamento nazionali in entrambi i paesi, mentre la Russia cerca di aggirare la sua esclusione dal sistema internazionale di pagamento e di messaggistica Swift.

La Russia è stata esclusa dal sistema internazionale di messaggistica di pagamento Swift, mentre Visa e Mastercard sono tra le molte società occidentali che hanno sospeso le operazioni nel paese. «Per quanto riguarda la promozione e l’uso dei sistemi di pagamento nazionali Mir e China UnionPay in entrambi i paesi, la questione sarà decisa dalle banche centrali delle due parti durante le consultazioni», ha detto l’ambasciatore di Pechino a Mosca, Zhang Hanhui.

Mir e UnionPay sono tra le poche opzioni rimaste ai russi per effettuare pagamenti all’estero da quando le banche russe sono state isolate dal sistema finanziario globale in risposta all’invasione di Mosca.

La Cina ha rifiutato di condannare le azioni della Russia in Ucraina e ha criticato le sanzioni internazionali senza precedenti su Mosca. I due paesi hanno rafforzato i legami negli ultimi anni, tra cui l’annuncio di una partnership “senza limiti” a febbraio.

L’ambasciatore ha detto che la Cina farà uso di una banca di compensazione per le operazioni in yuan sul territorio russo per garantire lo sviluppo sostenibile del commercio nazionale, che la Russia prevede di raggiungere i 200 miliardi di dollari entro il 2024.

Ha anche detto che la Cina e la Russia non stanno sostenendo il rifiuto dei regolamenti in dollari ed euro nel commercio bilaterale.

Anna Lotti