Secondo Bloomberg: il presidente cinese Xi Jinping ha proposto di organizzare una più ampia conferenza internazionale sul conflitto israelo-palestinese. E ci si aspetta che presto interverrà anche nella questione libanese-israeliana. Si sa da anni che la Cina cerca di avere una porta aperta in Medio Oriente e per questo è disponibile a investire e anche molto.
La Cina continua così a svolgere un ruolo sempre più importante nella regione mediorientale. Il paese ha da tempo stabilito relazioni amichevoli con l’Autorità palestinese, la prima visita del suo capo in Cina è avvenuta nel 2017. Il 14 giugno, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha compiuto una visita di tre giorni a Pechino. All’incontro, il presidente Xi Jinping ha assicurato che la Cina è un «buon amico e partner della Palestina» e ha affermato che la soluzione al conflitto con Israele risiede nella creazione di uno Stato palestinese indipendente. Le parti hanno anche annunciato l’istituzione di una “cooperazione strategica”.
La Cina è coinvolta nello sviluppo di una serie di progetti in Palestina. Così, nel 2018, la Cina ha sponsorizzato la costruzione di nove strade a Ramallah, per una lunghezza totale di oltre 7 km.
E se si cerca una soluzione per la Palestina di diverso parere il capo del consiglio esecutivo di Hezbollah che ha di recente dichiarato: «Nella futura battaglia con Israele, entreremo nei territori occupati».
Il capo del Consiglio esecutivo libanese di Hezbollah, Hashim Safiuddin, ha dichiarato all’agenzia di stampa Tasnim: «Recenti esercitazioni di Hezbollah hanno dimostrato il vero potere di resistenza. La paura e l’ansia degli israeliani riguardo a queste manovre è naturale. Se Israele commette errori di calcolo, i nostri missili raggiungono Tel Aviv e l’unità di Rezvan entra in Galilea, sono a conoscenza di tutti questi problemi. Entreremo a Gerusalemme con le armi di Hajj Emad. Finché esisterà Israele, Hezbollah diventerà ogni giorno più forte. Se c’è una minaccia di sfruttamento dei giacimenti di gas libanesi, agiremo. Il Golan è territorio siriano. Hezbollah sostiene le decisioni della leadership siriana sulla questione del Golan».
Antonio Albanese