CINA. Pechino mantiene gli investimenti in Zimbabwe dopo il golpe

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La Cina continuerà a investire nello Zimbabwe nonostante il golpe militare nel paese africano.

Secondo quanto riporta Scmp, i militari dello Zimbabwe hanno preso il controllo della capitale il 15 novembre, ponendo fine, a quanto pare, al dominio del novantatreenne Robert Mugabe.

Il golpe è avvenuto pochi giorni dopo che il capo di Stato maggiore  dello Zimbabwe, generale Constantino Chiwenga, si è recato a Pechino (nella foto).

Il ministero degli Esteri cinese ha annunciato di «non essere a conoscenza dei dettagli» perché il ministero della Difesa di Pechino aveva gestito il viaggio (…) la visita di Chiwenga era un normale scambio militare concordato tra i due paesi (…) La Cina segue da vicino la situazione nello Zimbabwe e spera che le parti interessate possano gestire adeguatamente i loro affari interni».

Lo Zimbabwe è uno degli alleati più stretti della Cina in Africa, e durante una visita di Stato nel 2015, il presidente cinese Xi Jinping lo ha descritto come uno degli “amici di sempre” della Cina.

Pechino è anche la principale fonte di valuta estera dello Zimbabwe e il principale partner commerciale, avendo investito in oltre 128 progetti nel paese africano tra il 2000 e il 2012.

Analisti sudafricani ritengono che Chiwenga abbia cercato l’aiuto di Pechino prima del golpe, onde evitare sorprese relativi agli investimenti.

La Cina non ha avuto un ruolo attivo nel golpe, ma gli eventi sono andati di pari passo con le speranze di Pechino che lo Zimbabwe risolvesse da solo la sua lotta politica interna.

Mentre i veicoli militari circondavano gli edifici governativi e la casa del presidente il 15 novembre, le forze armate hanno detto che si trattava di una «transizione di potere senza sangue».

La Cina ha una politica amichevole nei confronti dei paesi africani ed è rimasta tale nonostante i cambiamenti di regime per garantire la continuità economica dei suoi investimenti.  

Maddalena Ingroia