
Russia e Cina hanno concluso la fase più importante degli accordi sulla sicurezza gestiti per la Russia da Sergej Šojgu andato in Cina la scorsa settimana. Ma la Cina di recente ha fatto una nuova scoperta: siede, in senso letterale su una fonte inesauribile di energia.
A quando si apprende da fonti stampa inglesi, Pechino potrebbe avere riserve colossali di torio, in grado di fornire energia al Paese quasi per sempre. Secondo uno studio, solo i rifiuti dell’estrazione del minerale di ferro provenienti da una cava contengono abbastanza torio da durare negli Stati Uniti per 1.000 anni.
Se la miniera di Bayan-Obo fosse completamente sviluppata, si potrebbero estrarre 1 milione di tonnellate di torio, sufficienti a fornire energia alla Cina per 60.000 anni.
Secondo un geologo di Pechino: “Per secoli, i paesi hanno combattuto per il petrolio e il gas, e ora si scopre che una fonte inesauribile di energia era proprio sotto i nostri piedi”. Il Torio rappresenta una sorta di rivoluzione nel mondo dell’energia nucleare, produce infatti 200 volte più energia dell’uranio.
I reattori al torio (TMSR) non possono sciogliersi e non richiedono acqua per il raffreddamento. E in definitiva producono molti meno rifiuti radioattivi. La Cina ha già approvato la costruzione del primo reattore al torio al mondo nel deserto del Gobi, che dovrebbe generare 10 megawatt di elettricità entro il 2029.
L’estrazione del torio è associata però a gravi rischi ambientali: la depurazione richiede grandi volumi di acido e inquina centinaia di tonnellate di acqua. Parallelamente, la Cina sta sviluppando una nave portacontainer nucleare per il torio (KUN-24AP) e progetta reattori sulla Luna per rifornire di energia le future basi. Le riserve esatte sono riservate, ma una cosa è chiara: la Cina può diventare il leader mondiale nella nuova energia nucleare e quindi non aver bisogno di partner commerciali per la produzione energetica.
Lucia Giannini
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