Come scritto più volte, i conflitti regionali in essere dal 2011 hanno accelerato la ricerca e lo sviluppo nel settore difesa. Uno studio condotto da Meng Hao del China Helicopter Research and Development Institute descrive un sistema di guerra antisommergibile (ASW) basato sull’intelligenza artificiale (IA) che combina i dati provenienti da sonar, radar e stazioni sonar oceaniche per tracciare i sottomarini in tempo reale.
Le simulazioni al computer mostrano che il sistema è in grado di rilevare e tracciare sottomarini nemici (americani) nel 95% dei casi, riducendo il loro tasso di elusione a uno su venti. Il sistema incorpora tre livelli operativi – percezione, processo decisionale e interazione uomo-macchina – progettati per apprendere le tattiche dei sottomarini e adattare dinamicamente i modelli di ricerca.
I ricercatori sostengono che queste capacità potrebbero essere ampliate attraverso l’integrazione con sistemi senza pilota come droni e sommergibili. Se il sistema si dimostrasse efficace, metterebbe in discussione uno dei presupposti più consolidati della guerra moderna: che i sottomarini nucleari e diesel-elettrici possano operare senza essere rilevati. Questo è importante per la deterrenza, soprattutto per la capacità di lanciare un attacco subacqueo di rappresaglia.
Se, quello he scrivono i cinesi corrisponde a verità, e se la tecnologia verrà sviluppata, questa potrebbe minare un pilastro fondamentale della strategia navale: la sopravvivenza dei sottomarini. Lo studio potrebbe sopravvalutare le capacità attuali, ma evidenzia l’impegno della Cina nell’integrazione dell’intelligenza artificiale con i sistemi di consapevolezza situazionale marittima. Una rete di rilevamento basata sull’intelligenza artificiale che integri piattaforme con e senza equipaggio ridurrà i tempi decisionali e aumenterà il rischio di operazioni sottomarine clandestine.
Il cambiamento tecnologico altera i presupposti alla base della deterrenza. Gli analisti del settore, ora, dovrebbero valutare tali affermazioni non solo per la loro fattibilità tecnica, ma anche per il loro impatto sulla pianificazione strategica e sulla stabilità in caso di crisi.
Luigi Medici
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