CINA. Pechino blocca le proteste per Evergrande sui social

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Acquirenti di case arrabbiati e investitori hanno lanciato proteste in diverse città nelle ultime settimane, e molti hanno usato piattaforme di social media come WeChat, per esprimere le loro rimostranze. Reuters ha testimoniato che i manifestanti sono stati portati via dall’esterno della sede di Evergrande a Shenzhen, e scene simili sono state condivise nei gruppi WeChat.

La Cina ha bloccato la copertura mediatica sulla crisi di China Evergrande, ed ecco che i creditori, inferociti perché è improbabile che vengano rimborsati dalla società, si sono lamentati di essere stati bloccati dal discutere la loro situazione sui social media. La piattaforma WeChat di Tencent Holdings ha bloccato almeno otto chat utilizzate da queste persone.

Le chat, di circa 200-500 persone ciascuno, avevano discusso le rivendicazioni dei membri e organizzato proteste. I membri hanno detto che gli è stato impedito di inviare nuovi messaggi ai gruppi a partire dalla mattina del 28 settembre.

La crisi di Evergrande rappresenta una sfida per il governo, che vuole imporre la disciplina finanziaria, per evitare un crollo disordinato che potrebbe alimentare disordini da parte di investitori locali, fornitori e acquirenti di case.

Il 29 settembre, gli utenti WeChat hanno riferito di aver visto il messaggio “sono stati posti dei limiti a questo gruppo perché viola le norme e i regolamenti”; altri hanno detto che i gruppi sono stati cancellati dalla loro app WeChat; altri ancora non potevano accedere ai loro gruppi. Ci sono state notizie di visite della polizia a casa dei membri delle chat di protesta.

I guai di Evergrande, che includono il mancato pagamento di una cedola obbligazionaria globale la scorsa settimana, hanno scosso i mercati globali ma hanno ricevuto scarsa copertura nei media ufficiali cinesi, e Pechino ha detto poco pubblicamente sulla situazione.

Le aziende cinesi di social media sono soggette a leggi severe che richiedono loro di censurare i contenuti che “minacciano la stabilità sociale” o sono critici nei confronti del governo centrale, controlli che sono stati rafforzati sotto il presidente Xi Jinping.

Non era chiaro se anche altre piattaforme di social media cinesi stessero bloccando i post di Evergrande. Su Weibo, i video di creditori che si confrontano con il personale di Evergrande, così come le denunce contro lo sviluppatore immobiliare, potevano ancora essere visti il 29 settembre, per il momento.

Tommaso Dal Passo