CINA. Pechino aumenta la produzione di gas per togliere il carbone

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La China National Petroleum Corporation, Cnpc, prevede di aumentare la sua produzione interna di energia per compensare l’aumento dei consumi, poiché il suo giacimento di petrolio e gas di Changqing, il più grande del paese, stabilirà nuovi livelli di produzione record nel 2020.

Al 27 dicembre il giacimento aveva prodotto 24,5 milioni di tonnellate di petrolio greggio e 44,5 miliardi di metri cubi, bcm, di gas naturale, che equivalgono a circa 35,5 milioni di tonnellate di petrolio greggio. È il primo giacimento petrolifero in Cina a superare i 60 milioni di tonnellate di produzione annuale di petrolio e gas, non è un’impresa da poco visto che il giacimento è in produzione dal 1975, riporta Atf.

Il giacimento fornisce gas a più di 50 città e province della Cina settentrionale e nordoccidentale, tra cui Shaanxi, Gansu, Shanxi e le regioni autonome di Ningxia Hui e della Mongolia Interna. La Cina settentrionale, dal canto suo, vede la più alta domanda di gas del paese durante i freddi mesi invernali.

Il campo di Changqing contribuisce anche a ridurre la pressione di altre fonti di combustibile, tra cui il carbone sia per l’uso industriale che per il riscaldamento domestico. Il campo ha prodotto finora 468,6 miliardi di metri cubi di gas, l’equivalente della sostituzione di 562 milioni di tonnellate di carbone, riducendo così le emissioni di carbonio di 1,53 miliardi di tonnellate.

La Cina ha già stanziato che il gas rappresenti almeno il 10% del mix energetico del paese entro la fine dell’anno, e il 15% entro il 2030, con gli stanziamenti fissati dopo.

Il dilemma per la Cina è che l’uso del carbone rappresenta oltre il 60% del mix energetico del Paese, seguito da energia idroelettrica, eolica, solare, gas e nucleare.

Tuttavia, dato che il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato a settembre a far sì che la Cina diventi neutrale dal punto di vista del carbonio prima del 2060, il paese deve rallentare la crescita di nuove centrali a carbone recentemente approvate all’inizio di quest’anno per aiutare numerosi governi provinciali a superare i venti contrari all’economia dovuti alla pandemia di Covid-19.

Lucia Giannini