Quali riforme per la nuova Cina?

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CINA – Pechino 11/11/2013. La terza sessione plenaria del  Partito comunista cinese (Pcc) dovrebbe svelare la futura riforma globale della Cina.

Nei quattro giorni della terza sessione plenaria, del XVIII Comitato centrale del Pcc, iniziata a Pechino il 9 novembre, dovrebbero essere trattate questioni importanti, tra cui la trasformazione delle funzioni di governo, l’urbanizzazione, l’apertura del settore finanziario, la riforma del sistema fiscale e tributario e la regolamentazione dei prezzi, riporta l’agenzia Xin Hua. I più importanti media internazionali si sono lanciati in previsioni. «Alcune decisioni sono relativamente facili, come l’assicurazione sui depositi bancari, decisione che potrebbe aiutare a sostenere il sistema finanziario cinese», ha scritto il Wall Street Journal. La russa Nezavisimaya Gazeta, giornale indipendente, ha previsto che verrà discussa la trasformazione dell’economia cinese da export-oriented a un’economia orientata al consumatore, compresa la concessione alle famiglie contadine del possesso della terra e il permesso al capitale privato di entrare nel settore finanziario del paese: «Simili decisioni motiveranno il mercato interno cinese con i suoi 1,35 miliardi di persone, favorendo in tal modo lo sviluppo economico del paese». Per Forbes, l’incontro dovrebbe «decidere le politiche economiche atte a far evolvere la Cina nei prossimi dieci anni». Ha poi aggiunto che era il più importante “Terzo Plenum” dal 1978, quando Deng Xiaoping ha riformato la Cina. Anche Il Daily Telegraph ha detto che l’incontro di quest’anno potrebbe rivaleggiare con quello di 35 anni fa con Deng, dando impulso a una “profonda rivoluzione”, che porterebbe il paese a passare ad un modello di crescita adulta. Il Financial Times ha detto che l’incontro costituisce il palcoscenico per il partito per presentare una lista di riforme per lo sviluppo economico, sociale e democratico della Cina. La Cina ha bisogno, prosegue, di realizzare una crescita economica sostenibile e di creare un ambiente equo e ragionevole per la concorrenza, depotenziando i suoi conflitti sociali. Per il tedesco Die Welt, il tasso di crescita economica della Cina è stato tenuto sotto stretta sorveglianza in tutto il mondo, e fatto senza precedenti, vi si è fatto affidamento.