CINA – Pechino 25/05/2014. Un magnate minerario cinese è stato condannato a morte poiché a capo di una banda criminale.
Secondo Xinnua, il gruppo ha ucciso i concorrenti del magnate, rivelando un caso che ha mostrato i legami tra criminalità organizzata e politica. Liu Han (nella foto) è l’ex presidente della Sichuan Hanlong Group, filiera di industrie energetica, nella provincia sud-occidentale del Sichuan e che possiede partecipazioni in miniere australiane e statunitensi. Era scomparso nel marzo 2013, interrompendo temporaneamente le aste per finanziare lo sviluppo minerario in Nevada e in Australia, prima che la polizia ne annunciasse l’arresto. Le condanne a morte per Liu Han e suo fratello Liu Wei seguono quelle della loro banda, formata da 36 membri, e irrogate dal tribunale della provincia centrale di Hubei. Il presidente cinese, Xi Jinping, aveva annunciato un giro di vite anti-corruzione che ha spaventato e coinvolto esponenti politici e influenti uomini d’affari. Molti dei casi scoperti nel Sichuan, potrebbero essere ricondotti Zhou Yongkang, ex membro del comitato centrale del partito comunista cinese, ritenuto l’obiettivo finale delle indagini. I fratelli Liu e i loro collaboratori sono stati accusati di 15 reati, tra cui omicidio, aggressione, detenzione illegale di armi, ricatto e riciclaggio. I procuratori dicono che le loro attività criminali, risalenti al 1993, li hanno aiutati ad accumulare oltre 40 miliardi di yuan (6,4 miliardi di dollari) attraverso
operazioni finanziarie,imprese energetiche, operazioni immobiliari e minerarie. La banda è accusata la morte di nove persone; la polizia ha sequestrato bombe a mano, fucili mitragliatori 20 pistole e altre armi da fuoco. Liu Han era classificato 148 nel 2012 nella lista della rivista Forbes dei più ricchi uomini d’affari cinesi , con una fortuna stimata a 855 milioni di dollari. Il gruppo è accusato di aver favorito i rapporti con i politici nel Sichuan che hanno facilitato a Liu Han la nomina a delegato del Corpo provinciale consultivo per tre mandati. Tra gli accusati ci sono tre funzionari di polizia delle procure del Sichuan, riporta Xinhua. Secondo la testimonianza di Liu Wei, i funzionari ricevettero soldi e regalie, così come la partecipazione a festini settimanali con uso di droga.