L’Agenzia di sicurezza cinese ha affermato che delle “spie” straniere stavano raccogliendo dati sensibili dalle torri di misurazione del vento in tutto il paese e li trasmettevano all’estero.
Stando al Global Times, un residente cinese si è lamentato con le autorità dell’installazione di una torre eolica vicino a una struttura “sensibile”, ha affermato il Ministero della sicurezza dello Stato cinese (MSS), riporta AF.
L’Agenzia ha affermato di aver esaminato la torre e di aver scoperto che aveva la capacità di “analizzare e trasmettere” sì i dati meteorologici ma che stava raccogliendo anche altri dati sensibili: “Se i dati fossero trapelati ad agenti all’estero, potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza dello stato cinese”, ha affermato il Ministero della Sicurezza dello Stato.
Le torri di misurazione del vento, tecnicamente chiamate torri anemometriche, in genere hanno sensori, software e dispositivi di misurazione per raccogliere dati come velocità e direzione del vento. Tali dati vengono spesso raccolti e analizzati per scopi come il monitoraggio dell’ambiente o la determinazione del potenziale di un sito per la produzione di energia eolica.
Pechino sostiene, tuttavia, che alcune aziende straniere si sono “infiltrate silenziosamente nelle aree attorno ai siti riservati più importanti della Cina con il pretesto di” costruire torri eoliche, come riporta Global Times.
In un post su WeChat, il Ministero ha citato molteplici casi di “scoperta” di torri eoliche costruite attorno ad aree sensibili, tra cui una vicino a una base di ricerca scientifica ha affermato il Global Times.
Il Ministero ha aggiunto di aver trovato “centinaia di stazioni di rilevamento meteorologico illegali collegate all’estero” in più di 20 province durante i raid tra gennaio e ottobre 2023. Quelle torri stavano “trasmettendo dati meteorologici in tempo reale all’estero, ponendo rischi significativi per la sicurezza dello Stato”.
Il post del Ministero e il servizio del Global Times non hanno fornito informazioni specifiche e non hanno nominato le province in cui le presunte torri sono state scoperte. Ma l’agenzia di sicurezza ha avvertito che nessuna “stazione di osservazione meteorologica collegata all’estero” deve essere costruita attorno ad aree militari, “grandi progetti di costruzione” o aree “che coinvolgono la sicurezza nazionale”.
Le affermazioni del Ministero cinese giungono nel mezzo di crescenti tensioni tecnologiche e commerciali tra Cina e Occidente e di una spinta accresciuta da parte degli Stati Uniti per escludere l’esercito cinese dalle tecnologie avanzate, attraverso una serie di sanzioni.
Stati Uniti e Europa hanno accusato Pechino di impiegare ogni genere di risorse per lo spionaggio, anche tramite il tradizionale spionaggio “umano” con professionisti che lavorano in aziende occidentali, studenti che studiano nelle università, turisti nelle basi militari e palloni di sorveglianza meteorologica.
Di recente, il Congresso statunitense ha chiesto un’indagine sul produttore cinese di router WiFi TP Link, affermando che Pechino potrebbe usare i prodotti dell’azienda per spiare gli americani.
Washington e Bruxelles hanno già escluso le tecnologie cinesi dalle infrastrutture sensibili, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti sono anche pronti a vietare l’uso della tecnologia cinese nei veicoli connessi a causa delle preoccupazioni sulla montagna di dati che i loro sensori e chip raccolgono.
Anche la Cina ha implementato varie misure citando preoccupazioni per la “sicurezza nazionale”. Da segnalare, nel settore della “propaganda interna”, che a partire da quest’anno, ha iniziato a pubblicare un fumetto “a tema sicurezza nazionale” per “migliorare la consapevolezza pubblica” sullo spionaggio estero. Il Ministero sostiene che il manga si basa su “casi reali”.
A febbraio, la Cina ha anche rivisto la sua ampia legge antispionaggio per includere i “segreti di lavoro”, ovvero informazioni “che non sono segreti di stato ma causeranno determinati effetti negativi se trapelate”. Tuttavia, non ha specificato quali sarebbero state tali informazioni.
Dall’anno scorso, Pechino è anche impegnata in una crociata contro la corruzione industriale e tra i militari e pubblico impiego.
La vasta repressione, che mira a porre fine a qualsiasi vulnerabilità della sicurezza, ha portato alla scomparsa inspiegabile di molti funzionari, come gli ex ministri degli esteri e della difesa Qin Gang e Li Shangfu.
Antonio Albanese
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/