CINA. L’innovazione scientifica globale è cinese al 90%

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La Cina è la nazione leader nella ricerca nella stragrande maggioranza delle tecnologie avanzate, secondo un nuovo studio di un think tank australiano che invita gli Stati Uniti e i suoi alleati asiatici a collaborare per recuperare terreno.

Il Critical Technology Tracker dell’Australian Strategic Policy Institute (ASPI), sostenuto dal governo, valuta la competitività della ricerca dei paesi in base al numero di citazioni di articoli di ricerca in 64 categorie tecnologiche. La Cina ha conquistato il primo posto in 57 aree, ovvero quasi il 90%, per gli articoli pubblicati tra il 2019 e il 2023, secondo un rapporto pubblicato mercoledì scorso, riporta Nikkei.

Ciò rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al periodo 2003-2007, quando gli Stati Uniti erano in testa in 60 delle 64 categorie, mentre la Cina era in testa solo in tre. Per il 2019-2023, gli Stati Uniti si sono classificati al primo posto in sole sette categorie, tra cui informatica quantistica e biotecnologia, tecnologie genetiche e vaccini

In particolare, la Cina ha fatto passi da gigante nelle tecnologie dual use che hanno possibili applicazioni militari. Ci sono 24 categorie classificate come ad alto rischio di essere monopolizzate da un paese, tra cui radar, posizionamento satellitare e droni.

Per quanto riguarda le citazioni relative al rilevamento e al tracciamento ipersonici, la Cina ha una quota del 73%, gli Stati Uniti del 13% e il Regno Unito del 3%. Per i motori aeronautici avanzati, la Cina è in testa con il 63% mentre gli Stati Uniti sono indietro al 7%.

“È sempre più probabile che in Cina si verifichino scoperte scientifiche e innovazioni nella ricerca nelle principali tecnologie di difesa”, si legge nel rapporto ASPI.

L’iniziativa “Made in China 2025” del presidente cinese Xi Jinping, annunciata nel 2015, mira a modernizzare l’industria cinese e a rafforzare l’autosufficienza in 10 settori critici, tra cui semiconduttori e robotica.

L’obiettivo della Cina è diventare una potenza manifatturiera globale entro il 2049, anno del centenario della fondazione della Repubblica Popolare.

L’ASPI, fondata dal governo australiano nel 2001, ha esaminato gli articoli pubblicati tra il 2003 e il 2023 che rientrano nel 10% più alto in termini di citazioni.

Con il rischio di monopolizzazione tecnologica cinese in aumento, il think tank raccomanda che AUKUS, il raggruppamento di sicurezza di Australia, Regno Unito e Stati Uniti, collabori più strettamente con Giappone e Corea del Sud.

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Lucia Giannini