CINA. Limitare l’uso del carbone per pulire l’aria delle città

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La Cina si è impegnata a ridurre l’uso del carbone nel tentativo di affrontare la scarsa qualità dell’aria in alcune delle sue città più grandi, ha affermato il Consiglio di Stato cinese in un nuovo piano d’azione.

Secondo il piano, entro il 2025 la Cina vuole ridurre del 10% la densità delle particelle pericolose sospese nell’aria note come PM2,5 rispetto al 2020 e mantenere il numero di giorni con grave inquinamento a meno dell’1%. Il documento afferma inoltre che la Cina limiterà i progetti ad alte emissioni per contribuire a migliorare la qualità dell’aria, riporta AF.

Altre misure proposte includono lo sviluppo di energia nuova e pulita, l’aumento della produzione di gas naturale e il contenimento dei progetti che portano ad elevati consumi energetici ed elevate emissioni. Negli ultimi mesi le città cinesi sono state alle prese con livelli elevati di inquinamento atmosferico, nonostante gli sforzi delle autorità per migliorare la qualità dell’aria negli ultimi anni. 

Il piano fissa l’obiettivo di ridurre il consumo di carbone nella regione di Pechino-Tianjin-Hebei e nelle aree circostanti di circa il 10% rispetto ai livelli del 2020 entro il 2025. Una riduzione del 5% è prevista per la regione del delta del fiume Yangtze.

Nello stesso periodo, l’uso del carbone nelle province settentrionali dello Shanxi e dello Shaanxi verrà ridotto. I generatori vincolati a carbone che forniscono elettricità a singole fabbriche o complessi industriali non potranno essere messi in funzione e saranno presi in considerazione solo quelli che contribuiscono alla sicurezza complessiva del funzionamento della rete, si legge nella nota. Anche le caldaie inefficienti e di piccola scala alimentate a carbone verranno messe fuori servizio.

Il governo ha inoltre chiesto che il consumo di energia da fonti alternative o rinnovabili rappresenti circa il 20% del consumo totale entro il 2025. La Cina promuoverà inoltre l’uso di veicoli elettrici per ridurre le emissioni di carbonio, con stazioni di ricarica rapida in non meno dell’80% delle aree di servizio autostradali nelle regioni chiave, tra cui Pechino, Tianjin e Shanghai, entro il 2025 e non meno del 60% in altre regioni.

Il governo ha chiesto di aumentare il trasporto merci su rotaia e via acqua rispettivamente di circa il 10% e il 12% entro il 2025 rispetto al 2020 per ridurre il trasporto stradale più inquinante. Entro il 2025 le ferrovie dovrebbero rappresentare il 90% del trasporto di carbone a lungo raggio intorno ai principali centri minerari nelle regioni settentrionali e nordoccidentali, afferma inoltre il documento, senza fornire un confronto.

La seconda economia mondiale prevede di espandere i finanziamenti per il riscaldamento pulito nella regione settentrionale e di aumentare il credito e il sostegno finanziario per il potenziamento delle industrie tradizionali.

Lucia Giannini

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