
Siamo entrati nella “terza era” della storia del Partito Comunista Cinese e della “Nuova Cina”. Così commenta un interessante analisi, uscita sul South China Morning Post, firmata da David Zweig, professore di Scienze sociali e direttore presso l’Università di Scienza e Tecnologia di Hong Kong. «Ma che cosa significa esattamente “nuova era”? Quali sono le caratteristiche comuni di queste tre epoche e che cosa ci dicono del cammino della Cina?» Zweig afferma che le tre ere della storia cinese sotto il partito comunista hanno particolarità comuni: «in primo luogo, gli oppositori del leader dominante devono essere rimossi dagli incarichi (…); in secondo luogo, il partito propone una nuova ideologia guida attribuita al leader unico, che tutti i membri del partito devono seguire indiscutibilmente e in modo “unificato” e, in terzo luogo, la Cina assume un compito storico, che tutti i membri devono insostituibilmente cercare di raggiungere».
Zweig, nell’illustrare i possibili sviluppi della nuova Cina di Xi, afferma che la terza era segue lo stesso modulo operativo delle precedenti: Xi Jinping ha epurato i suoi avversari con la dura campagna anticorruzione; Xi stesso è stato dichiarato il “nucleo” della leadership del partito, concedendogli un’autorità decisionale simile a quella di Mao dopo il 1943: Xi ha presentato molte nuove idee su governance, politica estera, costruzione del partito, conformità ideologica, risoluzione delle disuguaglianze sociali e sviluppo economico, tutte idee che sono divenute il nuovo pensiero di Xi, collocato su un piedistallo uguale a Mao.
Questo “Xi-pensiero” è stato definito «come appropriato anche per altri paesi che cercano uno sviluppo economico indipendente senza interferenze da parte delle istituzioni del capitalismo internazionale». La leadership afferente a Xi ha definito il nuovo compito storico per i prossimi tre decenni: «Internamente, l’obiettivo è quello di risolvere lo squilibrio tra sviluppo diseguale e bisogni materiali delle persone, suggerendo che la crescita con l’uguaglianza si verificherà ora. Ma più importante, Xi ha annunciato che la terza era vedrà diventare la Cina uno stato molto potente che può soddisfare il “Sogno Cina” e farne un, se non “il”, leader mondiale».
I rischi non mancano e sono dietro l’angolo, avvisa il professore: «Così, in questa terza era, la Cina è al crocevia: sarà la Cina fiduciosa e costruttiva a risolvere i propri dilemmi e a contribuire positivamente alla soluzione dei problemi del mondo, o una Cina più aggressiva, che diventa essa stessa un problema?».
Graziella Giangiulio