CINA. La Tigre di carta cinese ha artigli d’acciaio

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La Cina conduce da decenni una guerra non cinetica contro gli Stati Uniti e l’Occidente. La guerra politica, la guerra economica, la propaganda, la cattura delle élite, gli attacchi informatici, lo spionaggio, la guerra chimica e biologica fanno parte della “guerra senza restrizioni” della Cina.

Tutto ha lo scopo di ammorbidire il nemico e minare la sua volontà e capacità di resistere. La guerra cinetica viene utilizzata solo se necessario per finire le cose, riporta AT.

Negli ultimi 30 anni, la Repubblica popolare cinese ha portato a termine il più grande e rapido rafforzamento militare mai visto dai tempi della Seconda guerra mondiale. I budget per la difesa della Cina sono molto superiori ai circa 220 miliardi di dollari dichiarati e forse superano la spesa per la difesa degli Stati Uniti.

La Marina del Pla è già più grande della Marina degli Stati Uniti e il divario si allargherà. La Cina sta varando cinque navi per ogni nave messa in acqua dall’Us Navy. Ha anche messo in mare più tonnellaggio e missili, riporta AT.

Pechino dedica un’attenzione simile alle sue forze aeree e di terra e alla sua guerra informatica ed elettronica. E le sue capacità missilistiche, comprese le armi ipersoniche, probabilmente superano le capacità degli Stati Uniti. Il suo accumulo di armi nucleari ha finalmente preoccupato anche gli esperti cinesi. 

La Cina conosce i suoi problemi interni ma ha obiettivi chiari: sconfiggere le forze statunitensi è l’obiettivo numero uno. E si addestra per raggiungere i suoi obiettivi. Le sue navi non sono rugginose; non si scontrano con altre navi o bruciano ormeggiate. 

È vero che la potenza di combattimento convenzionale cinese, o “proiezione di potenza”, diminuisce rapidamente oltre i 2500 Km dal confine cinese. Ma i suoi missili terrestri raggiungono facilmente Guam e le Hawaii; inoltre, utilizza navi e aerei più spesso e più lontano, nel Pacifico e oltre.

La Cina, però, sta creando una rete di porti e aeroporti a cui ha accesso in tutto il mondo. E sta costruendo un numero maggiore di navi e aerei per il rifornimento di carburante e di trasporti a lungo raggio necessari per la proiezione della potenza globale, simile a ciò che possono fare gli americani.

In qualche modo, la “Tigre di carta” cinese ha preso di fatto il controllo del Mar Cinese Meridionale sei o sette anni fa e adesso è impossibile scalzarla.

La Marina americana può transitare nell’area – così come l’aeronautica americana – e persino condurre esercitazioni; ma nulla più; anzi, adesso il Pla sta “scortando” navi e aerei statunitensi attraverso il Mar Cinese Meridionale.

Di fatto il Pla non è una tigre di carta e inizia a esser considerato un antagonista alla pari da quanti non seguono la propaganda trionfalistica dell’anglosfera.

Un attacco a Taiwan non sarà solo un assalto anfibio: comprenderà anche sbarramenti missilistici massicci e accurati, controllo totale dell’aria e del mare, guerra elettronica aggressiva e guerra informatica. E i collegamenti internet e le comunicazioni verranno interrotti. La Cina si è preparata per tutto questo da anni.

La possibilità della invasione non è mai stata scartata da Xi Jinping e non si tratta certo di un bluff. La marina cinese sta producendo navi anfibie in tempi rapidi e potrebbe schierare due o tre task force anfibie simili se lo volesse. E questione di tempi, certo, ma l’antagonista deve essere considerato pericoloso per essere meglio “affrontato”, con la penna o con la spada. 

Luigi Medici 

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