CINA. La terza agenzia immobiliare dice ai suoi di “Vivere frugalmente”

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Il terzo più grande venditore di case della Cina per vendite, China Vanke, gigante immobiliare sostenuto dallo stato senza alcun segno di una crisi del debito, questa settimana ha detto al suo staff di “vivere frugalmente” poiché l’industria affronta una prospettiva cupa.

Paragonando le circostanze attuali al “tempo di guerra”, China Vanke ha chiesto ai suoi dipendenti di tagliare le spese su tutto, dai viaggi e regali alla stampa e all’aria condizionata, così come di fare le cose in casa il più possibile, secondo un documento interno datato 16 novembre, riporta Asia Financial.

L’azienda ha chiesto al suo personale di «fare meno e spendere meno in aree che non creano valore» e ha esortato la dirigenza ad essere di esempio.

La mossa di Vanke di “tirare la cinghia” arriva in mezzo alle tensioni nell’industria immobiliare cinese da 52 milioni di miliardi di dollari e in particolare la montagna di debiti da 305 miliardi di dollari accumulata dallo sviluppatore Evergrande. L’industria ha visto una serie di mancati pagamenti del debito offshore e gli sviluppatori hanno quindi messo in vendita i beni per rimanere a galla.

Il presidente di Vanke, Yu Liang, ha previsto un crollo immobiliare dal 2018, e quindi è rimasto prudente nelle acquisizioni di terreni.

Il bilancio di Vanke ha tenuto 22 miliardi di dollari in contanti non vincolati a giugno, ed è stato ritenuto “più che sufficiente” per coprire il debito a breve termine secondo Fitch Ratings. Tale prudenza ha aiutato le sue obbligazioni a mantenere il loro rating investment-grade.

Ma anche Vanke è sotto stress: le vendite contrattuali della società in ottobre sono scese del 31% rispetto a un anno prima, anche se con un aumento del 3% mese per mese, secondo Nomura. L’utile netto di Vanke è diminuito del 23,3% a 884 milioni di dollari nel terzo trimestre, poiché le restrizioni dei prezzi del governo e l’aumento dei prezzi dei terreni hanno continuato a comprimere il suo margine.

Con la stretta liquidità e i vincoli di finanziamento, il settore immobiliare cinese ha registrato investimenti e vendite deboli in ottobre. Le vendite di nuove case sono calate per il settimo mese consecutivo in ottobre, scendendo di quasi un quinto da marzo, secondo Capital Economics.

L’investimento totale nello sviluppo immobiliare è sceso del 5,4% su base annua in ottobre, segnando il calo più profondo in un mese da quando la Cina ha riaperto la sua economia dopo il blocco del Covid-19, secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica della Cina.

Graziella Giangiulio