CINA. Il Partito comunista stringe la presa sullo stato cinese

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Il controverso dipartimento del Partito comunista cinese, responsabile per la promozione della sua influenza in tutto il mondo, avrà la sua autorità notevolmente rafforzata. Secondo il South China Morning Post e Xinhua, il Dipartimento del Fronte Unito del lavoro supervisionerà ora le questioni etniche e religiose del paese e gli affari cinesi all’estero. Questo ampliamento fa parte di un’ampia ristrutturazione del partito che vedrà un’ulteriore fusione tra il partito e lo Stato per aumentare l’efficienza e rafforzare il controllo del partito su tutti gli aspetti della vita in Cina.

Il documento propone inoltre di far passare sotto questa entità quattro gruppi principali del partito, responsabili delle riforme, della cibersicurezza, della finanza e dell’economia e degli affari esteri.

I gruppi sono di fatto gli organi decisionali della politica cinese e il miglioramento è volto a istituzionalizzare ulteriormente il potere politico del partito. L’elevazione del Dipartimento, definito da Xi Jinping come “arma magica”del partito in grado di proiettare la sua influenza e di esercitare il suo softpower, è importante: «Il partito era solito guidare il Fronte Unito dietro un velo (…) Con la nuova struttura, non si nasconderà più dietro varie agenzie governative», riporta il Scmp. Con la nuova struttura, la Commissione per gli affari etnici di Stato riferirà al Dipartimento, mentre l’Amministrazione statale degli affari religiosi e l’Ufficio per gli affari cinesi d’oltremare saranno assorbiti nel Dipartimento come due uffici interni, secondo il documento datato 19 marzo.

Allo stesso tempo, il Partito Comunista Cinese trasformerà in “commissioni” quattro “gruppi dirigenti” guidati da Xi. L’iniziativa migliorerà il controllo del presidente sui settori di pertinenza: lo Stato della rete informatica e Information Security Management Centre, l’ufficio responsabile della “Great China Firewall”, dipenderà dalla commissione centrale sulla sicurezza di Internet, lasciando il controllo del ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione. 

Il principale gruppo centrale responsabile della tutela degli interessi marittimi della Cina, nel frattempo, sarà fuso nella Commissione centrale per gli affari esteri, un’iniziativa che sottolinea l’importanza delle questioni marittime all’ordine del giorno della leadership; si veda in tal proposito la nuova politica cinese sulla presenza in Acque Blu della sua marina militare e la costruzione di nuove portaerei.

Il Dipartimento Pubblicità  del Comitato Centrale, braccio di propaganda del partito, avrà un controllo diretto su tutte le pubblicazioni e film. Inoltre, il partito comunista cinese istituirà una nuova commissione “Rule-by-Law” e una commissione di revisione contabile e un nuovo gruppo direttivo sull’istruzione. 

Tommaso dal Passo