CINA. Il Partito comunista blocca il mercato azionario in vista del Congresso

194

Le autorità cinesi hanno recentemente comunicato ad alcuni gestori di fondi e broker di evitare grandi vendite di azioni in vista del Congresso quinquennale del Partito Comunista, che si terrà tra circa tre settimane.

L’ordine, che mira a evitare grandi fluttuazioni di mercato, è stato impartito verbalmente dalle Borse di Shanghai e Shenzhen attraverso le cosiddette “window guidance”, ovvero direttive politiche non ufficiali e prive di documenti scritti, riporta AF.

Il Partito Comunista Cinese al potere aprirà il suo 20° Congresso il 16 ottobre. È probabile che si concluda con l’elezione del presidente Xi Jinping a leader supremo per un terzo mandato quinquennale e con un rimpasto di personale nel Politburo decisionale.

A fine luglio, la Borsa di Shanghai si è impegnata a mantenere la stabilità del mercato in vista del Congresso del Partito, affermando che impedirà “risolutamente” grandi e rapide oscillazioni nei mercati dei capitali.

Il principale indice azionario cinese Csi 300 ha perso circa il 6% questo mese e più del 20% quest’anno. La propensione al rischio è stata smorzata dalle fosche prospettive di crescita, in quanto i focolai di Covid, i problemi del mercato immobiliare e le accresciute tensioni geopolitiche hanno danneggiato la crescita economica.

Tra le notizie correlate, la Banca centrale cinese ha intensificato l’iniezione di liquidità verso la fine del trimestre, effettuando martedì la più grande offerta giornaliera in sette mesi. La People’s Bank of China ha iniettato un totale di 175 miliardi di yuan tramite operazioni di mercato aperto, di cui 113 miliardi di yuan tramite reverse repo a 7 giorni e altri 62 miliardi di yuan tramite operazioni a 14 giorni, ha dichiarato in un comunicato.

La Banca ha dichiarato che l’aumento dell’iniezione di liquidità giornaliera era finalizzato a “mantenere stabile il livello di liquidità alla fine del trimestre”. Questa iniezione giornaliera di liquidità è stata la maggiore dal 28 febbraio.

Antonio Albanese