CINA. Freni ai prezzi delle case in provincia

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La Cina aumenta i controlli sulla proprietà immobiliari nelle città più piccole. Con i prezzi delle abitazioni alle stelle e le vendite stagnanti nelle principali città cinesi a seguito dei controlli immobiliari, le città più piccole stanno cominciando a registrare un certo successo.

Riporta Xinhua che lo scorso fine settimana, le vendite di immobili sono state limitate in diverse città di seconda e terza fascia, in quanto gli speculatori hanno spostato l’attenzione su queste aree. Circa 30 città hanno introdotto restrizioni alle vendita. A Baoding, città nella provincia del Hebei nella Cina settentrionale, alcune proprietà sono soggette a un blocco di 10 anni prima che possano essere rivendute; a Jiaxing, città nella provincia di Zhejiang della Cina orientale, i non residenti non potranno rivendere le case entro due anni dall’acquisto.

Con tali restrizioni, gli speculatori che utilizzano denaro prestato per investire dovranno riconsiderare gli acquisti, perché ora occorre molto più tempo perché le case generino rendimenti e possano così restituire i prestiti. Le città più piccole sono diventate il campo di battaglia principale mentre la Cina si sforza di contenere i prezzi immobiliari attraverso restrizioni sugli acquisti e incrementi dei minimi pagamenti. A Pechino, ad esempio, l’anticipo per le seconde case è stato portato al 60 per cento a metà marzo, una misura considerata “senza precedenti”.

I dati più recenti hanno mostrato che i limiti possono avere effetto. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, in 30 su 70 grandi e medie città controllate, il prezzo è aumentato più lentamente anno su anno ad aprile, sei città in più rispetto a marzo. I prezzi in 31 città sono diminuiti in aprile o sono cresciuti lentamente.

La tendenza nelle città più piccole è piuttosto diversa. Nel mese di aprile, i prezzi delle nuove case nelle città di terzo livello sono aumentati di 0,4 punti percentuali rispetto a marzo, con piccole città come Qinhuangdao e Baotou che hanno registrato forti incrementi.

Luigi Medici