CINA. Dopo il cannone, Pechino sta sviluppando razzi a spinta elettromagnetica

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La Cina sta sviluppando il primo razzo elettromagnetico superficie-superficie del mondo. Un’arma che offre un maggiore raggio d’azione e potrebbe dare alle forze armate cinesi un vantaggio in regioni di alta quota come l’Himalaya e l’altopiano tibetano.

Secondo quanto riporta Scmp, che cita dati forniti dalla rivista cinese Science and Technology Daily, i dettagli del sistema di propulsione a razzo, quali la sua portata e il suo futuro dispiegamento, non sono ancora noti, ma «sono stati fatti progressi sostanziali con questi razzi».

Se i razzi convenzionali si basano sull’esplosione di polveri o di combustibile per la spinta iniziale, i nuovi razzi saranno lanciati con la forza elettromagnetica aggiuntiva, simile ai vettori catapultati che la Cina e gli Stati Uniti stanno sviluppando per le loro portaerei di prossima generazione. La stessa tecnologia viene utilizzata anche per lo sviluppo di cannoni elettromagnetici.

Un sistema di catapulta elettromagnetica «può dare al razzo una velocità iniziale molto elevata sulla sua fase di lancio», riportano i giornali. La prossima portaerei cinese, che sta effettuando la sua seconda serie di manovre in mare, sarà probabilmente dotata di lanciatori come le catapulte elettromagnetiche.

Visto che un razzo è un’arma d’artiglieria semovente, l’aumento della velocità può espandere la sua portata aiutando a stabilizzare il razzo durante il lancio e migliorandone la sua precisione. Mentre i missili di solito hanno un raggio d’azione maggiore e una migliore manovrabilità, le artiglierie che usano razzi sono più economiche e potrebbero essere sparate a grappolo per distruggere un bersaglio.

Un possibile scenario potrebbe essere il confronto tra India e Cina: i nuovi razzi elettromagnetici potrebbero essere lanciati in Tibet da lì, sarebbero in grado di colpire il cuore dell’India.

L’ente che sta sviluppando i razzi è l’istituto di ricerca delle forze di terra dell’Esercito di Liberazione Popolare secondo cui il progetto è andato avanti secondo i piani, utilizzando razzi Phl-03 da 300mm, derivati dal Bm-30 sovietico. Questi ultimi hanno un raggio di circa 150 km; con una spinta elettromagnetica avrebbero una portata molto più elevata e al momento non resa nota.

Antonio Albanese