CINA. Chi c’è dietro la Cina 2.0 di Xi Jinping

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5 uomini, 10 mesi e 1 discorso lungo 68 pagine: sono questi i numeri dietro il discorso di Xi Jinping che ha aperto una nuova era nella satira della Cina comunista.

Stando a Scmp, sono cinque gli esperti di politica industriale e di storia del partito responsabili della redazione del discorso, vera spina dorsale del concetto sintetizzato nell’espressone mediatica: ”Xi Jinping Thought on Socialism with Chinese Characteristics for a New Era”, nuovo dogma di Pechino.

La redazione del discorso ha preso 10 mesi ed è iniziata il 13 gennaio, quando Xi ha riunito il team per preparare il documento, riporta poi Xinhua.

Anche se Xi ha guidato il team e tre ex membri del Politburo hanno agito come suoi vice, gran parte del lavoro quotidiano è stato fatto dagli altri cinque. 

Tra i cinque, Qu Qingshan, capo del Central Party History Research Institute; Qu è stato uno dei consiglieri più fidati di Xi e dovrebbe assumere un ruolo importante, ora che è la prima persona nella sua posizione, in tre decenni, a diventare membro a pieno titolo del Comitato Centrale del partito.

Accanto a lui Yang Weimin, vice direttore dell’Ufficio del Central Leading Group on Financial and Economic Affairs; Yang, però, è un deputato di Liu He, braccio destro di Xi per la politica economica.

Veterano della politica di sviluppo sono Han Jun, Gao Xuanmin, vice ministro del Comitato Centrale del Dipartimento Organizzazione del Comitato centrale, e Jiang Jinquan, vice direttore del Comitato centrale della politica di ricerca.

Il processo di redazione del discorso è stato minuzioso. Il team ha inviato nove gruppi di persone in tutto il paese a chiedere informazioni, e ha ordinato a 59 istituzioni governative di presentare 80 relazioni speciali per riferimento, prosegue Xinhua.

Decine di simposi sono stati tenuti in tutto il paese per ulteriori ricerche e sono stati sollecitati pareri a leader di partito oggi in pensione.

Xi ha convocato l’ultima delle quattro riunioni cui hanno partecipato tutti i membri del team di redazione a fine giugno.

L’intervento è stato, inoltre, seguito da due tornate di discussioni tra circa 2.300 delegati del partito e alcuni delegati senza diritto di voto durante il congresso, prima che potesse essere definitivamente chiuso con la firma.

Graziella Giangiulio