CINA. Apple chiude dappertutto per coronavirus tranne che in Cina

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Apple chiuderà tutti i suoi negozi fuori dalla Cina per le prossime due settimane per combattere la pandemia del coronavirus. L’azienda, che ha centinaia di punti vendita in tutto il mondo, tra cui decine nel Regno Unito, ha detto che sta chiudendo nel tentativo di minimizzare la trasmissione della malattia.

L’amministratore delegato dell’Apple, Tim Cook, ha detto: «Dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la diffusione di Covid-19». I negozi Apple in Cina hanno riaperto il 14 marzo e saranno esentati dalla chiusura in quanto i nuovi casi nel paese stanno rallentando, riporta The Guardian.

Apple ha già spostato la sua apparizione alla Worldwide Developer Conference in California a giugno in un formato online invece di diversi giorni di incontri pubblici. Cook ha twittato: «Nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità, dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la diffusione di Covid-19. Apple chiuderà temporaneamente tutti i negozi al di fuori della Grande Cina fino al 27 marzo, impegnando 15 milioni di dollari per aiutare la ripresa in tutto il mondo».

Nella sua dichiarazione, l’azienda di Cupertino ha aggiunto:«Dato che i tassi di nuove infezioni continuano a crescere in altri luoghi, stiamo prendendo ulteriori misure per proteggere i membri del nostro team e i clienti. In tutti i nostri uffici, ci stiamo spostando verso modalità di lavoro flessibile in tutto il mondo al di fuori della Grande Cina. Ciò significa che i membri del team dovrebbero lavorare a distanza, se il loro lavoro lo consente, e coloro il cui lavoro richiede la loro presenza sul posto dovrebbero seguire una guida per massimizzare lo spazio interpersonale.

Un’ampia sanificazione sarà effettuata in tutti i siti. In tutti i nostri uffici, stiamo effettuando nuovi controlli sanitari e controlli della temperatura. Tutti i nostri lavoratori a ore continueranno a ricevere una retribuzione in linea con le operazioni ordinarie.

«Abbiamo ampliato le nostre politiche di congedo per tener conto delle circostanze sanitarie personali o familiari create da Covid-19 – tra cui il recupero da una malattia, la cura di una persona cara malata, la messa in quarantena obbligatoria o le difficoltà di assistenza all’infanzia dovute alla chiusura delle scuole».

Tommaso dal Passo