CINA. Anticorruzione nel Comitato Militare Centrale: Xi fa arrestare un ammiraglio

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Lo scorso 28 novembre la Difesa cinese ha annunciato l’incriminazione dell’ammiraglio Miao Hua, n. 5 della Commissione militare centrale guidata da Xi Jinping. Miao è il 7° membro del CMC epurato da quando Xi è salito al potere nel 2012, è la prima volta che due seggi del CMC (su cinque, escluso quello di Xi) sono vacanti contemporaneamente , con la caduta del ministro della Difesa Li Shangfu. L’unica volta in cui il livello più alto dell’apparato militare ha vissuto un simile sconvolgimento risale al 2014-2015, durante le successive epurazioni di Xu Caihou e Guo Boxiong , due generali che erano stati complici di un tentativo di colpo di stato contro Xi.

La caduta di Miao Hua è sorprendente perché Xi stesso è stato all’origine della sua ascesa. È stato grazie a Xi che Miao è stato nominato direttore del dipartimento politico dell’intera marina nel 2014, una promozione rara per un uomo che aveva fatto carriera nelle forze di terra; è stato anche grazie a Xi se l’ammiraglio Miao è entrato nel CMC nel 2017, come direttore del dipartimento del lavoro politico , una posizione estremamente ambita, riporta il blog Le Vent de la Chine.

A luglio scorso, i primi segnali della sua caduta: a stio vice viene nominato He Hongjun – un altro generale a tre stelle. Xi Jinping con questa mossa probabilmente intende dare un esempio per il resto dell’Esercito popolare di liberazione: la lotta alla corruzione non conosce incertezze. 

L’incriminazione di Miao si inserisce in un contesto particolare: da 18 mesi, il dipartimento logistico, equipaggiamenti e forza missilistica viene epurato con l’arresto di oltre quindici alti ufficiali dell’esercito e dirigenti di gruppi pubblici nel settore della difesa. 

L’ammiraglio Miao Hua non ha alcun legame evidente con i dipartimenti epurati. La sua potrebbe essere una colpa politica è quindi piuttosto da privilegiare per spiegare la sua caduta: “Xi Jinping, che ha necessariamente approvato il licenziamento di Miao, avrebbe avuto paura della crescente influenza di quest’ultimo all’interno dell’EPL? Oppure sarebbe stato spinto a respingerlo da altre forze presenti all’interno del CMC? Entrambi gli scenari sono possibili” riporta il blog francese.

Anche i protetti di Miao Hua potrebbero trovarsi in acque agitate. In prima linea c’è il ministro della Difesa, l’ammiraglio Dong Jun, nominato nel dicembre 2023 con l’appoggio di Miao. La nomina di Dong non è stata unanime tra i membri della CMC; Dong non ha ancora ottenuto un seggio nel CMC, né il titolo di consigliere di Stato, a differenza di tutti i suoi predecessori. Dong è stato assente durante una visita ufficiale dal 24 al 27 novembre, e nonostante le smentite, sembra ripetersi quanto accadde  Li Shangfu, il suo predecessore, a Qin Gang, l’ex ministro degli Esteri.

Soprattutto, il caso Miao Hua invia un segnale molto preoccupante alla marina cinese, che Miao rappresentava al massimo livello. 

L’apparato disciplinare passerà ora in rassegna tutti i livelli della marina cinese, vanto e simbolo di potenza nella futura riconquista di Taiwan, ad esempio, e nella contrapposizione con la US Navy. 

A quanto pare il Xi Jinping sta battendo il ferro dell’anticorruzione per avere una forza militare capace di essere pronta e abile allo scontro. 

Antonio Albanese

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