CINA. Ampliati i poteri della polizia: ammesse sempre di più le prove informatiche

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La Cina ha pubblicato delle nuove linee guida che consentono alla polizia di raccogliere e autenticare i dati elettronici in qualsiasi forma ammissibile come prova giudiziaria, una mossa che permetterà alla polizia di congelare i conti informatici personali per un massimo di sei mesi o più. Le linee guida, in vigore il 1° febbraio, arrivano due anni dopo che la Corte Suprema cinese, l’alto procuratore e il ministero della pubblica sicurezza hanno ufficialmente iniziato ad accettare i dati elettronici come prova nell’ottobre 2016.

Il ministero della Pubblica Sicurezza, riporta Scmp, ha pubblicato le linee guida il 2 dicembre, in un momento in cui il governo ha ulteriormente ampliato i poteri e il controllo della polizia stessa. Negli ultimi giorni del 2018, il Ministero ha annunciato un nuovo regolamento che esonera i funzionari di polizia dall’essere perseguiti se danneggiassero proprietà private nello svolgimento delle loro funzioni. Pochi giorni fa, l’Amministrazione del Cyberspazio, la speciale polizia informatica, ha dato una nuova stretta sui siti e sulle applicazioni web che diffondono quelle che chiamano “informazioni negative” su Internet.

La Cina ha più di 750 milioni di utenti Internet e si è trovata alle prese con un aumento della criminalità informatica, anche nei settori del gioco d’azzardo online, delle frodi, della vendita illegale di informazioni personali e delle attività terroristiche organizzate. Secondo il ministero, le nuove linee guida miglioreranno la qualità e la comprensione delle prove recuperate fornendo standard tecnici da seguire; consentono anche il recupero remoto e online di dati elettronici; documentato su video per i casi importanti, come quelli su sicurezza nazionale o pubblica, se i dati sono prove chiave nel caso o se il caso possa portare a condanna a vita o alla pena di morte.

La polizia sarà inoltre autorizzata a congelare i dati elettronici con l’approvazione del servizio di pubblica sicurezza, anche per conti personali, per un periodo massimo di sei mesi o più in casi particolari. Anche i dati elettronici raccolti da altri dipartimenti governativi per far rispettare i regolamenti amministrativi potranno anche essere utilizzati come prove in un procedimento penale dalla polizia.

Da novembre scorso, poi, la polizia è stata autorizzata ad entrare nei locali delle imprese e di altre entità che forniscono servizi Internet per trarre informazioni considerate rilevanti per la sicurezza informatica.

Antonio Albanese