CINA. 344 milioni di vacanzieri in una settimana

300

L’industria del turismo della Cina ha prodotto 423,3 miliardi di yuan, pari a 61,7 miliardi di dollari statunitensi, di entrate durante le vacanze del Capodanno lunare. La tendenza, riporta Xinhua, testimonia come più ricche diventano le persone più si ha desiderio di viaggiare.

Questo volume di affari ha segnato un incremento annuo pari al 15,9 per cento, secondo i calcoli del China National Tourism Administration, Cnta.

Durante questo periodo di vacanze, sette giorni terminati il 2 febbraio, sono state effettuati circa 344 milioni di vacanzieri, una crescita del 13,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il Cnta precedentemente aveva previsto che la Cina avrebbe registrato, riporta l’agenzia di stato, proprio 344 milioni di vacanzieri durante la settimana.

I viaggi d’Oltremare hanno registrato una crescente popolarità e volume di affari. Circa 6,15 milioni di cinesi hanno viaggiato all’estero durante le vacanze, un più 7 per cento su base annua.

Il picco dei viaggi si è avuto il 27 gennaio, il primo giorno della settimana di festa, che ha registrato 50,5 milioni di viaggi, una crescita del 10,4 per cento su base annua.

Durante la festa di Capodanno, centinaia di milioni di persone sono tornate alle loro città di origine per incontrare famiglie e amici, e negli ultimi anni, i viaggi di famiglia sono diventati sempre più comuni tanto da considerarli un volano del boom del turismo in tutto il paese.

L’industria nazionale del turismo in Cina ha guadagnato circa 3,9 miliardi di yuan nel 2016, e il paese ha in programma di aumentare le entrate del turismo a 7 miliardi di yuan entro il 2020.

Pechino si adopererà per sviluppare il turismo trasformandolo in una delle principali cause della trasformazione economica del paese. Entro il 2020, gli investimenti nel settore del turismo sono destinato a crescere a 2 miliardi di yuan, e il settore contribuirà oltre il 12 per cento del Pil, secondo il piano turistico quinquennale 2016-2020 del Consiglio di Stato.

Tommaso dal Passo