
L’affollamento del Canale di Panama e la sua “secca” hanno fatto tornare in auge il periplo dell’America del Sud attraverso lo Stretto di Magellano.
Punta Arenas, nell’estremo sud del Cile e del continente sudamericano, potrebbe vedere una rinascita simile al periodo precedente al 1914, cioè all’apertura viene nuovamente illuso dalla riedizione dei tempi precedenti al 1914, prima che gli Stati Uniti cioè terminassero il Canale di Panama e creassero lo stato di Panama, riporta MercoPress.
Il Canale di Panama sta affrontando una grave siccità e una mancanza di pioggia nelle catene montuose circostanti, chiaramente insufficienti a riempire il sistema di vie navigabili, limitando il numero di navi che attraversano e riducendo considerevolmente il tonnellaggio e il pescaggio delle navi in coda in entrambi i porti.
E poiché il Canale non è solo uno strumento formidabile e strategico per il trasporto marittimo e il commercio globale, oltre a difendere gli interessi degli Stati Uniti, ha anche immense ripercussioni per i paesi lungo la sponda pacifica del Sud America come Cile e Perù, che sono anche i principali beneficiari di tale risparmio di tempo e costi. Non c’è da stupirsi che sia emersa l’idea di fare appello allo Stretto di Magellano.
In effetti, per oltre 400 anni lo Stretto di Magellano nel Cile meridionale non solo ha collegato gli oceani Atlantico e Pacifico, ma ha anche contribuito a sviluppare la Patagonia, è diventato l’accesso all’Antartide e ha sponsorizzato altre industrie come la navigazione, la pesca, l’estrazione mineraria e l’energia. Ma poiché, secondo le previsioni, la siccità nel Canale di Panama peggiora, le navi più importanti, soprattutto petroliere e portarinfuse, non saranno in grado di prendere la scorciatoia. Si stima che entro il prossimo febbraio la lista d’attesa per gli attraversamenti, con tutte le limitazioni di tonnellaggio e pescaggio, sarà raddoppiata, il che significa che la normale capacità di traffico della via d’acqua fluviale sarà inferiore alla metà.
Per il think tank cileno Analytyka Consultants “lo stretto di Magellano è un percorso sicuro per il trasporto di petrolio, gas o energia in un mondo altamente contorto”. Inoltre, alcuni paesi e agenzie potrebbero preferire “pagare un extra” per utilizzare una rotta senza sottomarini nucleari di diverse potenze che vagano nell’area e dove le azioni terroristiche sono chiaramente limitate, e questa “potrebbe essere un’eccellente opportunità per promuovere il futuro di Punta Arenas.”
Il reindirizzamento della spedizione dai Caraibi allo Stretto di Magellano possa richiedere più di dieci giorni. Molto dipenderà dal costo del carburante e dal tipo di carico, ma per alcune agenzie la normale traversata di tre giorni a Panama è già vicina ai dieci giorni e addirittura ai 16 giorni, dati i ritardi. Inoltre uno degli svantaggi dello Stretto di Magellano sono i venti.
Secondo l’Ufficio del Territorio Marittimo e della Marina Mercantile del Cile, il traffico di grandi navi lungo lo Stretto di Magellano nel 2022 ha raggiunto 2.831, di cui 1.117 cilene e 1.714 straniere. Ma intanto il Canale di Panama ha visto transitare 13.000 navi nei dodici mesi dello scorso anno.
Lucia Giannini