CILE. No alle aziende israeliane alla fiera della Difesa FIDAE

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Il governo del presidente cileno Gabriel Boric Font ha bocciato la presenza di aziende israeliane all’edizione 2024 del tradizionale evento aerospaziale FIDAE (Feria Internacional del Aire y del Espacio), annunciato il 5 marzo a Santiago. In un comunicato del ministero della Difesa cileno si legge che la misura è stata adottata “con decisione del governo cileno” senza ulteriori spiegazioni sulle ragioni, anche se si ipotizza che sia una rappresaglia allo spiegamento militare di Israele a Gaza.

I prodotti israeliani sono stati tradizionalmente l’attrazione principale della FIDAE, che ora non includerà aziende come Elbit, Rafael IAI, Elta, Meprolight e Israel Shipyards, tra gli altri, che hanno collaborato con associati cileni in passato, riporta AF.

La fiera aerospaziale organizzata dall’Aeronautica Militare cilena si terrà dal 9 al 14 aprile presso l’aeroporto Arturo Merino Benitez di Santiago e riunirà espositori provenienti da più di 40 paesi.

Boric ha criticato il dispiegamento di Israele contro le enclavi palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania dopo gli attacchi del 7 ottobre da parte del gruppo terroristico Hamas, che anche il Paese sudamericano ha condannato. Tuttavia, l’amministrazione Boric ha descritto la risposta di Israele come “sproporzionata”.

La reazione di Israele ha spinto Boric a richiamare per consultazioni l’ambasciatore cileno in Israele, Jorge Carvajal, sospendendo la sua presenza nel Paese in segno di condanna degli attacchi delle forze israeliane nella Striscia di Gaza.

Il 20 febbraio, il rappresentante del Cile presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) dell’Aia Ximena Fuentes ha parlato di una “violazione sistematica del diritto internazionale” come parte della politica statale di Israele durante le udienze pubbliche tenute da 51 Stati che cercavano di ottenere il L’ICJ emette un “parere legale non vincolante” riguardo alle azioni di Israele. Fuentes ha sostenuto che le politiche di Israele violavano il diritto internazionale, il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e i diritti umani della sua popolazione. Ha ricordato che il Cile ha riconosciuto la Palestina come uno Stato libero, indipendente e sovrano durante il primo governo dell’ex presidente Sebastián Piñera. Israele deve “porre fine a queste violazioni, fornire piena riparazione e adeguate garanzie che non si ripetano”, ha sottolineato Fuentes, ribadendo che fin dal primo giorno il governo cileno “ha chiesto il rilascio immediato degli ostaggi israeliani”.

Lucia Giannini

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