Cile, crostacei morti sulle spiagge

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CILE – Santiago. Preoccupazione tra i pescatori cileni che tutta la scorsa settimna hanno rinvenuto sulle spiagge del sud molti crostacei morti, per lo più gamberetti. Secondo i pescatori locali non si era mai visto un fenomeno del genere. Media e esperti hanno detto che è colpa dell’inquinamento ma i pescatori hanno detto che è colpa dei propulsori. Vicino alla spiaggia incriminata sono ubicate Bocamina 1 e 2, di proprietà della società Endesa l più importante società del Paese.

E ancora vi è l’impianto di Santa María controllata da Colbún alto operatore del settore elettrico cileno. Il capo del sindacato dei pescatori locali Juan Gutiérrez ha detto al Times Santiago che, anche se la zona è ora tornato alla normalità, centinaia di pescatori sono stati colpiti dal fenomeno.

La Nación ha riferito che i funzionari del Corpo Ambientale del crimine (Bidema) arrivati ​​in spiaggia mercoledì scorso per fare un sopralluogo hanno prelevato campioni per un report, che dovrebbe essere disponibile entro 30 giorni.

I gruppi ambientalisti, come la conservazione organizzazione Oceana per il Sud America, sostengono che le centrali nei dintorni possono aver contaminato l’acqua, mettendo in pericolo il sostentamento dei pescatori locali.

«Anche se non si può escludere qualche causa naturale, ci sono chiari segnali che indicano che le centrali termoelettriche di potenza Coronel sarebbe direttamente responsabile della morte di massa di questi granchi, gamberi e pesce» ha detto Alex Muñoz, vicepresidente di Oceana per il Sud America. 

Insieme a contaminanti, gli ambientalisti hanno avvertito che un aumento della temperatura dell’acqua può portare alla morte marina di massa.

«Le centrali termoelettriche dovrebbe essere site in zone dove l’acqua ha un ricambio continuo in modo tale da nona ver sbalzi di temperatura al massimo mezzo grado centigrado» ha riferito Judy McDowell, Senior Scientist Marine a Woods Hole Oceanographic Institution al Times Santiago. «Un cambiamento di due o tre gradi Celsius può già provocare morte degli animali marini in gran numero».

Le imprese elettriche si sono difese adducendo le cause naturali per il decesso dei pesci. In particolar modo, secondo loro, quello he è venuto a  mancare è l’ossigeno. La domanda è come mai l’ossigeno è venuto meno? 

La risposta ora spetta alle autorità locali.