Braccio di ferro tra l’Autorità dell’aviazione civile della Cina, gli USA e l’Unione europea sulle emissioni di gas nell’ambiente degli aerei civili.
L’Europa minaccia sanzioni verso la Cina per non aver cooperato al sistema di scambio delle emissioni, la Cina risponde ancora una volta con un secco no alle richieste dell’Unione. Li Jiaxiang, capo della Civil Aviation Administration della Cina, ha detto ai giornalisti, a margine della Cina Development Forum 2012 Civil Aviation iniziato mercoledì, che le compagnie aeree cinesi non hanno fornito i dati sulle emissioni per l’UE e non intendono farlo: «L’industria del trasporto aereo è un’industria globale. Qualsiasi politica regionale non dovrebbe stare nel modo di sviluppo economico globale». Tutti i voli in partenza o atterraggio negli aeroporti dell’UE dovevano partecipare al sistema di scambio delle emissioni a partire 1 gennaio 2012. Le Compagnie aeree che superano il loro limite di biossido di carbonio sono obbligate ad acquistare quote non utilizzate da più imprese più efficienti altrimenti verranno multate. La Cina non è l’unico paese opporsi al regime. Susan L. Kurland, assistente segretario per l’aviazione e gli affari internazionali del Dipartimento dei Trasporti statunitense, ha detto al forum che la mossa di includere extra-UE le compagnie aeree nel sistema di scambio di emissioni è il modo sbagliato per raggiungere l’obiettivo giusto. Ha detto che gli Stati Uniti continueranno a sollecitare l’UE a fermare l’applicazione del regime di non-UE compagnie aeree. Matthew Baldwin, direttore per il trasporto aereo della Commissione europea, ha detto al forum che l’UE vuole affrontare il problema delle emissioni dell’aviazione attraverso una soluzione globale. Ha detto che l’UE non vuole vedere antagonismo o una guerra commerciale. In caso di una soluzione globale presso l’Assemblea International Civil Aviation Organization il prossimo anno, l’UE è pronta a rivedere e modificare il regime, ha detto in un’intervista di gruppo al forum.
