CHIPWAR. Taiwan: la Cina non ha ancora copiato i nostri chip

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Secondo Alexander Yui, ambasciatore de facto di Taiwan a Washington, la Cina ha cercato di “imbrogliare” e “rubare” la strada per eguagliare Taiwan nella tecnologia dei chip, ma non ci è ancora riuscita nonostante abbia investito ingenti somme.

In un’ampia intervista rilasciata usnews, Yui ha messo in dubbio le notizie secondo cui i produttori di chip cinesi sarebbero sul punto di produrre processori per smartphone di prossima generazione, e ha respinto le accuse di Donald Trump, il principale candidato repubblicano per le elezioni presidenziali americane del 2024, secondo cui Taiwan stava sottraendo all’America lavori nel settore dei semiconduttori.

Secondo l’ambasciatore Yui i produttori di chip cinesi: «Non seguono davvero le regole. Imbrogliano, copiano, ecc. Rubano tecnologia», aggiungendo di avere dubbi sulla possibilità di realizzare processori di prossima generazione utilizzabili già quest’anno, tra gli sforzi degli Stati Uniti per frenare lo sviluppo di tecnologie avanzate da parte di Pechino.

Washington afferma che la Cina utilizza il suo enorme mercato e il controllo sulle catene di approvvigionamento per costringere i paesi a trasferire tecnologia strategica, e che i suoi vasti furti informatici la rendono la principale minaccia alla competitività tecnologica degli Stati Uniti.

I cacciatori di spie di Taiwan hanno indagato su numerose aziende cinesi sospettate di bracconaggio illegale di ingegneri di semiconduttori e altri talenti tecnologici. Washington, per esempio, vieta alle aziende statunitensi di fornire tecnologia senza una licenza speciale ad alcuni produttori di chip cinesi, tra cui Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC), a causa del loro presunto lavoro con l’esercito cinese.

“Quelle aziende [cinesi] per le quali hanno speso miliardi di dollari sono sostanzialmente in difficoltà”, ha detto Yui.

Secondo l’ambasciatore “Le nostre aziende stanno cercando nuovi modi per riposizionarsi strategicamente in diversi paesi e siamo lieti di vedere che le nostre aziende stanno prendendo in considerazione, ad esempio, gli Stati Uniti – TSMC in Arizona. E penso che ce ne saranno altri in arrivo”, ha detto. Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC) è il più grande produttore di chip a contratto del mondo.

Il 9 febbraio è passato al Senato anche il pacchetto di aiuti per Taiwan, con un disegno di legge supplementare sui finanziamenti per la sicurezza che aiuterebbe Taiwan con le sue difese. 

Tommaso Dal Passo

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