CHIPWAR. Il nuovo corso nippo-coreano porta impianti in Giappone

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Samsung Electronics costruirà un impianto di sviluppo a Yokohama, Giappone, in un’iniziativa altamente simbolica che dovrebbe stimolare la collaborazione tra le industrie di chip del Giappone e della Corea del Sud.

Secondo quanto riportato da Nikkei, la nuova struttura costerà oltre 30 miliardi di yen (222 milioni di dollari) e sarà costruita a Yokohama, a sud-ovest di Tokyo, dove si trova l’attuale sede dell’azienda sudcoreana, il Samsung R&D Institute Japan. L’hub di sviluppo sarà un’unità separata.

L’investimento previsto sfrutterà le competenze reciproche di Giappone e Corea del Sud. Samsung è il più grande produttore di chip di memoria al mondo, mentre il Giappone è uno dei principali produttori di materiali di base per la produzione di chip, come i wafer e le attrezzature per la produzione di chip.

Non sono disponibili dettagli specifici, se non che l’azienda costruirà una linea di produzione per un prototipo di dispositivo chip. Il nuovo impianto darà lavoro a diverse centinaia di persone e dovrebbe entrare in funzione nel 2025. Samsung intende avvalersi delle sovvenzioni offerte dal governo giapponese per gli investimenti nei semiconduttori. Le sovvenzioni dovrebbero ammontare a più di 10 miliardi di yen.

La mossa dell’azienda di maggior valore della Corea del Sud potrebbe stimolare una maggiore collaborazione tra le industrie di chip dei due Paesi.

L’investimento segue un nuovo riavvicinamento tra Seoul e Tokyo sotto la guida del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e del primo ministro giapponese Fumio Kishida. I due leader dovrebbero incontrarsi a margine del vertice del Gruppo dei Sette a Hiroshima la prossima settimana. Yoon ha visitato Tokyo a marzo e Kishida ha ricambiato con una visita a Seoul questa settimana.

Anche il principale concorrente di Samsung, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. ha effettuato un importante investimento in Giappone nel 2021, con l’obiettivo di diversificare la base produttiva dell’azienda in seguito alle preoccupazioni per l’eccessiva concentrazione della produzione di chip a Taiwan. TSMC possiede anche una struttura di ricerca e sviluppo a Tsukuba, a nord-est di Tokyo.

Il Giappone, un tempo leader mondiale nella produzione di chip di memoria, sta cercando di ricostruire la propria base produttiva attirando investimenti stranieri. Tsmc e Micron Technology sono i principali investitori stranieri in Giappone e hanno ricevuto sovvenzioni dal governo giapponese.

Il nuovo impianto si concentrerà sul cosiddetto back-end della produzione di semiconduttori. Nella produzione di chip, i circuiti elettrici vengono prima creati su un wafer durante il processo front-end, poi il wafer viene confezionato in un prodotto finale durante il processo back-end.

Tradizionalmente, la R&S si è concentrata sul front-end del processo di produzione, consentendo un’estrema miniaturizzazione dei circuiti elettrici. Ma molti ritengono che ci sia un limite all’ulteriore miniaturizzazione e che l’attenzione si sposterà sul miglioramento del processo di back-end, come l’impilamento dei wafer in più strati, per realizzare chip 3D.

A quanto pare, Samsung ritiene di dover lavorare a stretto contatto con i produttori di materiali e attrezzature in Giappone per ottenere una svolta nel processo di produzione.

Maddalena Ingrao

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