CCG, difesa unica al via

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BAHRAIN- Manama. 26/04/14. Il Segretario generale del Consiglio di cooperazione degli Stati arabi del Golfo, Abdullatif bin Rashid Al Zayani, ha scritto in un discorso che i paesi del CCG devono essere preparati, in caso di qualsiasi emergenza, e devono essere in grado di difendersi da soli, e che la difesa nazionale dei singoli paesi del CCG non può essere separata dalla Difesa del Golfo. Fonte bna.bh.

Il discorso è stato letto dal Vice Segretario Generale per gli Affari di Sicurezza, Brigadier Hazza Al-Hajri in una conferenza durante il summit sulla Sicurezza Nazionale e il Consiglio di cooperazione regionale, organizzato dal Centro del Bahrain per studi strategici e internazionali e energia, che è iniziato il 24 aprile, nel Regno del Bahrain.

Rashid Al Zayani ha sottolineato che i paesi del CCG stanno ulteriormente sviluppando e migliorando le loro capacità e il lavoro congiunto nel campo delle operazioni di difesa aerea, e di coordinamento della marittima regionale, operazioni che vanno sotto il nome di Peninsula Shield. Il Segretario generale ha riferito ancora che «i paesi del CCG hanno compreso che solo l’interdipendenza e la coesione, è in grado di affrontare qualsiasi aggressione esterna ed esige che si promuova la solidarietà attraverso una fase di preparazione, così come durante le operazioni di soccorso».
L’idea di “un comando militare unificato” per rafforzar il lavoro di difesa congiunto, era stato deliberato lo scorso dicembre in un summit analogo organizzato in Kuwait.
«I paesi del CCG ha fatto un passo avanti – continua il discorso – nel campo l’adozione di sicurezza dell'”accordo di sicurezza per i paesi del CCG”, per creare una “Polizia del Golfo”, ​​che garantirà alle agenzie di sicurezza competenti nei paesi del CCG lo scambio di informazioni sulla criminalità e minacce alla sicurezza e li coordinano tra i paesi del CCG, nonché gli organismi interregionali e internazionali».
Ma non è finita: «I leader GCC nel dicembre scorso hanno adottato in Kuwait l’accordo che prevede la creazione di un Centro accademico del Golfo per gli Studi Strategici, difesa e sicurezza, che avrà il compito di preparare un gruppo selezionato di capi delle forze armate o della polizia, con alti funzionari del settore pubblico e il settore privato». Si legge infine nel discorso del dottor Abdullatif Al-Zayani che «i paesi del CCG si rendono conto che devono affrontare molte sfide e rischi in materia di sicurezza, compresi gli attacchi cyberspazio potenziale, sicurezza alimentare e sicurezza idrica e altre sfide».

Rilevante il ruolo, nella nuova difesa del Golfo, della diplomazia, considerata, nel settore della sicurezza, la prima linea per affrontare le minacce e i rischi insieme alla comunicazione e alla fiducia.

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