Il 6 ottobre scorso, Azerbaigian e Iran hanno dato il via alla via di transito che collega l’Azerbaigian occidentale alla sua exclave di Nakhchivan attraverso l’Iran. Il ponte stradale viene costruito in linea con il memorandum d’intesa reciproca tra i governi dell’Azerbaigian e dell’Iran sullo sviluppo di nuovi collegamenti di trasporto. Secondo i media azeri, il ponte attraverserà il fiume Aras per collegarsi alla provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale.
L’annuncio del nuovo progetto di transito è arrivato nel contesto della normalizzazione in corso dei legami tra Azerbaigian e Iran, dopo mesi di duro confronto diplomatico. Dal punto di vista iraniano, ci sono diverse ragioni dietro il cambiamento nelle relazioni diplomatiche, ma la più importante è il mutato equilibrio di potere regionale nel Caucaso meridionale in seguito alla guerra del 2020 tra Azerbaigian e Armenia. Tra gli impatti più ampi della guerra c’erano il declino dell’influenza dell’Iran e il rafforzamento degli assi Baku-Ankara e Baku-Tel Aviv nella regione, riporta BneIntelliNews.
La costante riconciliazione diplomatica tra Azerbaigian e Iran ha generato un rinnovato approccio al progetto del Corridoio Zangezur. L’Iran ha fatto il primo passo inviando il ministro degli Esteri Hossain Amir Abdollahian a Baku per partecipare alla riunione ministeriale del Movimento di non allineamento, dove ha avuto un incontro faccia a faccia con il presidente Ilham Aliyev. Durante la visita, Abdollahian ha espresso l’interesse dell’Iran a far parte del progetto del corridoio terrestre tra Azerbaigian-Nakhchivan-Turchia.
Sebbene la dichiarazione del ministro non abbia causato una reazione immediata da parte di Baku, l’idea è sembrata successivamente accettabile. La rotta alternativa attraverso l’Iran consentirà all’Azerbaigian di ripristinare le relazioni diplomatiche e facilitare il commercio con il suo grande vicino, mentre l’Armenia rimarrà in gioco come futuro partner per i collegamenti di trasporto regionali.
Le autorità azerbaigiane desiderano mantenere la stabilità regionale mantenendo l’Iran a distanza ravvicinata e impedendogli di allearsi con l’Armenia. Indubbiamente, il pragmatico partenariato economico con l’Azerbaigian si adatta bene agli interessi dell’Iran, soprattutto a causa dei dividendi economici dei progetti di transito. Le stabili relazioni economiche con Baku consentiranno all’Iran di ottenere un accesso diretto al mercato russo all’interno del corridoio Nord-Sud (INSTC), poiché l’Azerbaigian è la parte fondamentale del collegamento ferroviario Iran-Russia (Rasht-Astara).
Nelle attuali realtà geopolitiche, l’Azerbaigian è disposto a diventare un hub regionale di transito ed energia investendo molto in vari progetti di connettività nella regione di Nakhchivan, che indebolirà anche la leva finanziaria dell’Iran.
Con la nuova via di transito tra l’Azerbaigian e l’Iran, il progetto del Corridoio Zangezur sarà presto realizzato senza la provincia armena di Syunik.
Luigi Medici