Cartello stile “OPEC” degli esportatori di Gas

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RUSSIA – Mosca, 07/07/13. Si è tenuto questa settimana a Mosca il Forum dei Paesi Esportatori di Gas, presieduto da Putin e a cui hanno partecipato delegati di 13 paesi, detentori del controllo di circa il 65% dei giacimenti di gas al mondo, e di circa il 50% delle reti dei gasdotti.

I temi affrontai sono stati molteplici, riguardanti tutti la crisi nel mercato mondiale, e la necessità di una maggiore collaborazione tra i paesi produttori ed esportatori. Putin ha infatti rilevato le sempre più pressanti richieste da parte dei consumatori per l’abbassamento dei prezzi e per la diversificazione del costo per l’acquisto del gas e per il trasporto dello stesso, come prevede il Terzo Pacchetto Energetico voluto dall’UE.

I produttori si sono rivelati unanimi nell’affermare che i consumatori non sono nella posizione di poter dettare richieste sui prezzi, dato l’elevato costo delle tecnologie di estrazione e per la diffusione. Putin ha sottolineato l’importanza per una maggior collaborazione sia per assicurare il rifornimento ai Paesi acquirenti, sia per assicurarsi la stabilità del mercato, da un punto di vista sia economico che concorrenziale.

Il Presidente russo si è dimostrato infatti irritato per le politiche di differenziazione energetiche che l’UE sta portando avanti, e vede nella collaborazione tra i paesi produttori l’unico modo per contrastarlo, dal momento che si limiterebbe il controllo da parte di terzi dei mezzi di trasporto del gas. Ciò che è emerso dal Forum è una maggior ricerca di stabilità del mercato del gas, sempre più in espansione, al pari dei criteri cui si rifà l’OPEC, non potendo tuttavia concorrervi date le diverse condizioni di trasporto che il gas richiede rispetto al petrolio.

È stata quindi varata la Dichiarazione di Mosca, con cui sono stati ribaditi i diritti a disporre delle proprie risorse, e in cui è emersa la maggior collaborazione tra i paesi partecipanti per preservare gli interessi e dividere i rischi.

L’Unione Europea si è rifiutata di rispondere alle dichiarazioni di Putin, e continuerà con il progetto di diversificazione per una maggior indipendenza energetica dalla Russia. Nonostante la volontà dimostrata nel Forum di mantenere le norme che regolano il mercato del gas legate a quelle che regolano il mercato del petrolio, con le relative condizioni di trasporto non diversificate dall’acquisto del prodotto, l’UE continuerà a riferirsi al Terzo Pacchetto, escludendo il più possibile la Russia dal mercato in Europa.