USA a Caracas: stop ai visti turistici

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VENEZUELA – Caracas. 24/03/14. L’ambasciata degli Stati Uniti in Venezuela ha riferito ieri  che ha sospeso “fino a nuovo avviso” il rilascio dei visti per i turisti, perché non c’è abbastanza personale per fare il lavoro di ufficio, dopo l’espulsione di diversi suoi funzionari negli ultimi mesi.

Fonte el tempio latino.com. «L’ambasciata degli Stati Uniti a Caracas al momento non ha abbastanza personale consolare per continuare a pianificare gli appuntamenti per i richiedenti del visto turistico», dice un comunicato sul sito web della locale dell’ambasciata locale degli Stati Uniti. Nella lettera, pubblicata nella sezione «unità dei visti per i non immigranti», l’ambasciata ha detto lamentando la sospensione del procedimento, «a seguito dell’espulsione di alcuni funzionari consolari ed i ritardi del governo venezuelano di rilascio del visto per dirigenti entranti». Spiega anche che la misura resterà “fino a nuovo avviso” si rilasceranno solo visti per le “emergenze”. 

«Ci rammarichiamo profondamente l’inconveniente e speriamo di tornare al nostro livello abituale di servizio in futuro», conclude la lettera.

A latere della questione visti, non va trascurato il fatto che la scorsa settimana c’è stato un fallimento del dialogo tra Maduro e Obama, il presidente venezuelano ha insistito sul fatto che è “essenziale” mediare una terza parte per risolvere le tensioni tra il governo e l’opposizione. Maduro propone un dialogo tra una parte degli Stati Uniti e l’inviato venezuelano, che Maduro avrebbe individuato nel presidente del Parlamento, Diosdado Cabello. Le tensioni tra Stati Uniti e Venezuela sono aumentate più di una settimana dopo che il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha rivelato che il suo governo propone di imporre sanzioni ai funzionari venezuelani se non si vedono progressi nel dialogo. In risposta, il ministro degli Esteri venezuelano Elias Jaua ha definito Kerry: «assassino del popolo venezuelano»,  e che il Dipartimento di Stato USA ha risposto al ministro sostenendo che le «accuse sono assurde». Le proteste contro il governo Maduro hanno avuto inizio il 12 febbraio e fino ad oggi hanno portato a 31 morti, secondo il bilancio ufficiale, e più di 450 feriti e quasi 2.000 arresti, 121 persone sono ancora in carcere. Ieri il numero dei morti è salito a 34, sono stati segnalati altri tre morti negli stati andini di Táchira e Mérida (ovest) e Nairobi (al centro) morti non ancora inseriti nei dati ufficiali.