Legge antisindacale in Cambogia

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CAMBOGIA – Phnom Penh 17/04/2016. L’approvazione di una controversa legge che regola i sindacati approvata dalla Camera bassa del parlamento cambogiano il 11 aprile ha scatenato numerose critiche.

«L’approvazione di una nuova legge che regola i sindacati in Cambogia rappresenta un passo indietro per i diritti dei lavoratori e viola gli standard internazionali del lavoro e dei diritti umani», recita un comunicato de Aphr, il gruppo parlamentare Asean per i diritti umani.
L’associazione, con sede a Giacarta, ha chiesto che il Senato della Cambogia, bocci la legge per un’ulteriore revisione. L’opposizione parlamentare cambogiana, Cambodian National Rescue Party (Cnrp) non è riuscita infatti a fermarla. Il primo ministro cambogiano Hun Sen ha detto che la legge regolerà 3.400 organizzazioni sindacali del paese, molte delle quali rappresentano l’industria dell’abbigliamento export-oriented della Cambogia, e offrono protezione a lavoratori e investitori. Ma i sindacalisti e i gruppi per i diritti umani avvertono che indebolirà il potere dei sindacati in un settore ancora pieno di abusi. Controverse anche le disposizioni che costringono i sindacati a far conoscere lo stato delle loro finanze al governo e la possibilità che il governo avrà di chiudere i sindacati; inoltre le norme non consentono una completa libertà di protesta afferma Ahpr. Il voto aveva scatenato proteste con scontri tra manifestanti e polizia fuori del palazzo del parlamento a Phnom Penh.