
Questa settimana si apre la conferenza ONU sulla crisi climatica COP30 in Brasile e la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha avvertito che l’emergenza climatica sta diventando sempre più una catastrofe umanitaria, richiedendo un’azione globale urgente.
“La crisi climatica è anche una crisi umanitaria”, ha dichiarato martedì a Ginevra Ninni Ikkala Nyman, responsabile della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per i cambiamenti climatici, riporta TRT.
Ha sottolineato che le squadre della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa stanno rispondendo quotidianamente a “inondazioni, siccità, ondate di calore e tempeste sempre più frequenti”, che mettono a rischio vite umane, mezzi di sussistenza, salute e sicurezza alimentare e idrica. Nyman ha sottolineato come il devastante uragano Melissa del mese scorso sia un forte avvertimento dell’aumento degli eventi climatici estremi.
La preparazione e l’azione tempestiva hanno fornito “tempo prezioso per costruire rifugi, evacuare le persone, predisporre aiuti e aiutare a preparare le comunità” per la tempesta senza precedenti di categoria 5.
La FICR ha lanciato appelli di emergenza per Cuba e Giamaica, entrambe duramente colpite da Melissa, e ha sollecitato ulteriore supporto all’inizio degli sforzi di ripresa. La “violenta e rapida intensificazione di Melissa deve essere un campanello d’allarme”, ha affermato Nyman, sottolineando che il cambiamento climatico sta rendendo le tempeste più forti e imprevedibili.
Oltre ai Caraibi, ha citato le risposte umanitarie alle devastanti inondazioni monsoniche in Pakistan, alla siccità causata dal clima in Somalia e agli incendi boschivi distruttivi in tutta Europa.
Alla conferenza COP30, che inizierà giovedì a Belém, in Brasile, la FICR chiederà un’azione urgente su tre priorità: proteggere la salute e il benessere, investire nelle persone e nelle comunità e agire prima che si verifichino catastrofi, ha affermato Nyman.
“Le ondate di calore uccidono già quasi mezzo milione di persone ogni anno, eppure solo lo 0,5% dei finanziamenti per l’adattamento viene destinato ai programmi sanitari”, ha osservato Nyman, invocando sistemi sanitari resilienti al clima.
Ha avvertito che meno del 10% dei finanziamenti per l’adattamento raggiunge le comunità locali e, con l’impegno globale di raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento in scadenza quest’anno, “il divario continua ad aumentare (…) Senza un’azione urgente per rafforzare la resilienza locale, i bisogni umanitari continueranno ad aumentare”, ha affermato.
Maddalena Ingrao
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