Cala la pirateria nel Corno D’Africa

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di Tommaso dal Passo TOGO – Lomé 05/10/2016. L’incidenza della pirateria nel Golfo di Guinea e del Corno d’Africa è diminuita, ma le acque al largo dell’Africa occidentale restano pericolose. Questo è quanto si evidenzia nello studio dibattuto durante il recente incontro Oceans Beyond Piracy (Obp), che ha riunito 35 esperti marittimi per discutere di pirateria marittima al largo delle coste orientali e occidentali dell’Africa.

L’incontro Obp ha osservato che i rapimenti nell’ultimo trimestre del 2015 e nel primo trimestre del 2016 sembra essersi ridotto grazie all’aumento dei pattugliamenti della marina nigeriano, e una rifocalizzazione degli attacchi verso le infrastrutture.

«Anche se le acque del Golfo di Guinea restano pericolose, le nazioni della regione sono sempre più in grado di rispondere agli attacchi dei pirati attraverso il coordinamento operativo sviluppato attraverso il processo di Yaoundé», ha detto Oceans Beyond Piracy.

Per la regione del Corno d’Africa, Oceans Beyond Piracy ha denunciato un calo della spesa contro la pirateria internazionale dai 7 miliardi nel 2010 agli 1,3 miliardi nel 2015. Oceans Beyond Piracy ha detto che le forze internazionali rimangono impegnate a sostenere i paesi del Corno d’Africa e della ragione occidentale regione sull’Oceano Indiano: l’impegno internazionale contro la pirateria ha visto la cattura, il processo, la condanna e l’incarcerazione di più di mille pirati.