Busint 2.0

75

ITALIA – Roma 5/4/13. Il 13 aprile 2013 AGC COMMUNICATION terrà il corso OSINT finalizzato BUSINT, ossia, Business Intelligence da fonti aperte. Si tratta di un approccio nuovo all’analisi economica, ampiamente sviluppato nell’anglosfera, decisamente meno nel panorama italiano.

Vediamone l’origine. In un articolo del 1958, il ricercatore Ibm, Hans Peter Luhn usò per la prima volta l’espressione business intelligence, definendola come «la capacità di cogliere le interrelazioni tra i fatti in maniera da orientare l’azione futura in direzione di un obiettivo perseguito». La Business Intelligence di fatto ha così avuto inizio negli anni Sessanta  e si sviluppò nella prima metà degli anni Ottanta. Lo sviluppo dell’informatica ha aiutato il suo sviluppo fino alla fine degli Ottanta stessi. Arriviamo al fatidico 1989. In quell’anno l’analista Howard Dresner diede una nuova definizione di  “business intelligence”: «concetti e metodi per migliorare il processo decisionale aziendale, utilizzando sistemi di supporto», la sua definizione restò futuribile fon alla fine dello decennio successivo quando si diffusero i sistemi informatici a livello mondiale, con dimensioni contenute e capacità elaborativa in progressione geometrica.  Oggi possiamo dire agevolmente che la Bi (Business Intelligence) è un insieme di teorie, metodologie, processi, architetture e tecnologie che trasformano una serie di dati grezzi in informazioni utili nel mondo del lavoro e degli affari. La Bi fa uso delle nuove opportunità mediatiche per attuare tutte quelle strategie utili a fornire vantaggi competitivi sul mercato e una stabilità economia nel lungo periodo. A partire dalla metà degli anni Duemila, si è iniziato a introdurre il concetto di Bi 2.0 (Business Intelligence 2.0): si tratta di un insieme di nuovi strumenti e di software per la business
intelligence,, che consentono l’interrogazione una ricerca ed una analisi più dinamica dei dati aziendali e soprattutto in tempo reale rispetto ai precedenti software di business intelligence. L’acronimo Bi 2.0 si lega ovviamente al concetto di Web 2.0, poiché unisce gli strumenti di business intelligence ai nuovi media, ai social media, se vogliamo banalizzare i concetti. Si entra così in quella che viene definita Social Bi (S Bi), cioè la creazione, pubblicazione e condivisione di analisi economiche personalizzate, per gli utenti di tecnologie cloud. Questo ulteriore passo in avanti è stato reso possibile dalla crescita esponenziale dei social network a partire dal 2009. La S Bi consente lo sviluppo di analisi grazie alla collaborazione tra gli analisti del mondo business e i professionisti del data mining. La S Bi può quindi essere interpretata come una Bi basata su dati ricavarti dalle reti sociali.  La full immersion proposta da AGC COMMUNICATION prevede ricerche Busint del Deep Web / Undernet, ossia la parte della rete globale non indicizzata e sottoposta a ricerca dai tradizionali motori (Surface Web).

Le informazioni sul corso BUSINT possono essere lette nella pagina dedicata ai corsi Osint del nostro sito, semplicemente cliccando qui.