La Bulgaria ha avviato il 1° febbraio la costruzione del collegamento di gas naturale con la Serbia, che dovrebbe essere completato ad ottobre, ha dichiarato la presidenza di Sofia in un comunicato. Alla cerimonia di avvio hanno partecipato il presidente bulgaro Rumen Radev e il suo omologo serbo Aleksandar Vucic.
Il gasdotto di 170 km tra Novi Iskar in Bulgaria e Nis in Serbia dovrebbe diventare operativo entro ottobre 2023 e contribuirà a diversificare l’approvvigionamento di gas nella regione. La costruzione dell’interconnessione del gas Bulgaria-Serbia in territorio serbo è iniziata nel febbraio 2022. Sul territorio bulgaro, il gasdotto è lungo 65 km. Avrà una capacità fino a 1,8 miliardi di metri cubi (bcm) all’anno, con la possibilità di un flusso inverso.
«Il collegamento del gas con la Serbia è una promessa per il futuro e un’espressione della volontà dei nostri Paesi non solo di sviluppare le relazioni bilaterali, ma di costruire insieme una visione di un futuro europeo comune basato sulla solidarietà, sulla fiducia e sul sostegno reciproci, su approcci innovativi e sulle nuove tecnologie», ha dichiarato Radev durante la cerimonia.
Quando il gasdotto entrerà in funzione, la Bulgaria otterrà «un accesso ampliato ai mercati europei e la Serbia avrà accesso a nuove fonti di gas attraverso il Corridoio meridionale del gas e i terminali di gas liquefatto nel Mar Egeo, grazie all’interconnettore recentemente messo in funzione tra la Bulgaria e la Grecia, nonché all’accordo del nostro Paese con la Turchia per l’accesso ai loro terminali di gas liquefatto», ha aggiunto la dichiarazione della presidenza bulgara.
Attualmente la Serbia riceve gas solo dalla Russia, ma ha già avviato colloqui con l’Azerbaigian nel tentativo di diversificare i suoi fornitori. Vucic ha anche commentato l’importanza dell’interconnessione per i due Paesi e per la regione. «La Bulgaria è un amico buono e affidabile, non solo nei momenti buoni, ma anche in quelli difficili», ha detto Vucic.
L’interconnessione è finanziata dal Meccanismo per collegare l’Europa e il Commissario europeo per l’Energia Kadri Simpson ne ha sottolineato l’importanza per la sicurezza energetica della regione. «Siamo orgogliosi che la Commissione europea sostenga la realizzazione di questo progetto, che favorirà l’indipendenza e la diversificazione energetica della regione», ha dichiarato Simpson in un discorso video.
Il nuovo gasdotto darà alla Serbia l’accesso al Corridoio meridionale del gas e alle forniture di Gnl dalla Grecia/Turchia, anche se i prezzi saranno lontani dalle mega-condizioni preferenziali di Gazprom per la Serbia: l’anno scorso avevano chiesto 400 dollari per 1.000 barili / metri cubi quando il resto del mondo ne pagava 4.000.
Anna Lotti