Buchi miliardari per l’agricoltura bulgara

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BULGARIA – Sofia 29/02/21016. Il divieto di importazioni di prodotti alimentari dell’Unione europea verso la Russia ha creato una perdita pari a 300 miliardi di lev.

Il dato è stato fornito dal ministro dell’Agricoltura Desislava Taneva (nella foto) il 28 febbraio, in un’intervista con la Radio nazionale bulgara. Teneva ha spiegato che il danno era stato creato dalla riduzione delle esportazioni dirette (del valore di 20 miliardi all’anno) fatto per il quale una notevole quantità di produttori agricoli è entrata in crisi tra agosto 2014, quando il divieto è stato imposto, e questo gennaio. La Russia ha infatti introdotto un divieto sulle importazioni di prodotti agricoli dai paesi dell’Ue e da molti altri paesi occidentali, come rappresaglia alle sanzioni imposte su Mosca per la crisi Ucraina. L’impatto negativo del divieto di esportazioni di prodotti alimentari bulgari verso la Russia non fu immediatamente chiaro. Secondo i dati dell’Ufficio statistico bulgaro, Nsi, la Russia era il nono paese nella lista delle destinazioni dell’export bulgaro, avendo nei farmaci la quota più grande dell’export verso la Russia. Nella lista c’erano anche le esportazioni di vino bulgaro, prodotti lattiero-caseari e carne.