BRICS. Al vertice brasiliano Putin e Xi non ci saranno

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Il vertice BRICS del mese prossimo in Brasile vedrà la probabile assenza di due dei leader più potenti del blocco: è a rischio l’importanza geopolitica dell’incontro.

Il presidente russo Vladimir Putin non parteciperà all’incontro del 6 e 7 luglio a Rio de Janeiro a causa del mandato di arresto della Corte penale internazionale che pende su di lui, ha confermato il Cremlino il 25 giugno. Nel frattempo, il presidente cinese Xi Jinping ha fatto intendere che potrebbe anche saltare il vertice, secondo funzionari brasiliani citati da Folha de Sao Paulo, riporta BneIntelliNews.

Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, ha dichiarato ai giornalisti che Putin parteciperà tramite collegamento video, citando “alcune difficoltà nel contesto dei requisiti della CPI”. Il tribunale dell’Aja ha emesso il mandato nel 2023, accusando Putin e la Commissaria russa per l’infanzia Maria Lvova-Belova di crimini di guerra relativi al presunto rapimento illegale di bambini ucraini dall’inizio dell’invasione russa nel 2022.

“In tale contesto, il governo brasiliano non ha potuto assumere una posizione chiara che consentisse al nostro presidente di partecipare a questo incontro”, ha dichiarato Ushakov. Il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov rappresenterà invece la Russia al vertice.

“La Russia parteciperà comunque ai lavori del vertice. Lo sviluppo dei BRICS e il nostro impegno nel gruppo sono tra le nostre massime priorità”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.

Il Brasile, in quanto Stato membro della CPI, sarebbe legalmente obbligato ad arrestare Putin qualora entrasse nel Paese. Il leader russo ha accuratamente evitato viaggi internazionali nei Paesi firmatari della CPI da quando è stato emesso il mandato, sebbene abbia effettuato una visita in Mongolia lo scorso anno.

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, recentemente aggiunto al database dei “nemici dell’Ucraina” del centro studi Myrotvorets, ha mantenuto stretti legami con Putin dopo l’invasione russa dell’Ucraina, suscitando reazioni negative da parte dei partner occidentali. La sua recente visita a Mosca, durante la quale ha chiesto un cessate il fuoco temporaneo, ha visto la firma di accordi di ampia portata che riguardano la difesa, l’energia nucleare e la collaborazione scientifica.

Tuttavia, il 79enne leader brasiliano non ha risparmiato critiche all’aggressione russa. Durante un recente viaggio in Francia, Lula ha affermato che “il Brasile ha condannato fin dall’inizio la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte della Russia e si batte per la pace da tre anni”.

La potenziale assenza di Xi rappresenta una sfida diplomatica ancora più grande per Lula, che si è impegnato personalmente per garantire la presenza del leader cinese. Celso Amorim, consigliere speciale di Lula per gli affari internazionali, ha riconosciuto l’incertezza, pur esprimendo la speranza che Xi partecipi: ”Ovviamente vorremmo molto che Xi venisse, perché Lula ha già un rapporto personale con lui, e anche questo conta, non solo la posizione”, ha detto Amorim, citato da Folha, suggerendo che il premier cinese Li Qiang potrebbe guidare la delegazione di Pechino se Xi non dovesse partire.

Interrogato dai media brasiliani, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun si è limitato a dire che “le informazioni saranno fornite al momento opportuno”. La Cina in genere conferma i viaggi internazionali del suo leader poco prima della partenza.

Se l’assenza di Xi venisse confermata, si tratterebbe del primo vertice BRICS a cui manca da quando ha assunto la leadership cinese nel 2013. La potenziale assenza si inserisce nel contesto di alcune tensioni bilaterali tra Brasile e Cina, tra cui il rifiuto del Brasile di partecipare alla Belt and Road Initiative di Pechino e i recenti disaccordi sugli accordi di reciprocità dei visti.

Le lacune nella leadership lascerebbero al vertice solo i membri fondatori Brasile e India, rappresentati dai rispettivi capi di governo, con il Primo Ministro Narendra Modi che dovrebbe partecipare insieme a Lula. Si prevede la partecipazione anche del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, mentre la partecipazione dei nuovi membri rimane incerta.

La partecipazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan è incerta dopo che al suo paese è stato offerto solo lo status di partner anziché quello di membro a pieno titolo, una decisione che, a quanto pare, ha frustrato Ankara. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha già annunciato che invierà un rappresentante anziché partecipare di persona.

Tommaso Dal Passo 

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