Brasile e USA in contrasto sulla politica monetaria

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Dollari USAIl presidente della Banca centrale brasiliana, Alexandre Tombini nel summit a Tokyo organizzato dal Fondo Monetario Internazionale, si è trovato in contrasto con la tesi statunitense secondo cui la politica monetaria espansiva non influenzerebbe i paesi emergenti come il Brasile.

Al contrario il presidente della Fed, ha sostenuto che la banca centrale americana, ha stimolato l’economia mondiale, ma il governo brasiliano sostiene il contrario. Tombini ha detto che l’allentamento monetario (QE è l’acronimo di ‘quantitative easing’ il termine inglese) influenza le politiche macroeconomiche brasiliane. Egli ha sostenuto che l’afflusso dei flussi di capitale in Brasile comporta sfide per la stabilità finanziaria e il controllo dell’inflazione difficile, osservando che il paese ha dovuto adottare misure di lotta contro gli effetti negativi di liquidità. Tombini Ha detto che il paese continuerà a proteggere il flusso di capitali a breve termine. Alla fine del 2010 e nel primo semestre del 2011, i flussi avvenivano con una tale velocità e intensità che ha finito per generare una crescita del credito. A quel tempo stavamo cercando di contenere l’inflazione e questo flusso ha agito contro il nostro obiettivo. Non vogliamo che il Brasile sia un quadrato di svalutazione delle monete di altri – ha chiarito, dicendo che oggi il paese è più preparato, con tassi di interesse più bassi.

Tombini partecipato ad un seminario promosso dalla Camera di Commercio brasiliana in Giappone, dove ha spiegato le ragioni del rallentamento dell’economia brasiliana, classificata come parte di un tipico ciclo di crisi globale. Ha ripetuto più volte che l’economia tornerà a crescere nel 2013 e che l’inflazione è sotto controllo. Secondo il presidente della Banca centrale brasiliana, la visione pessimistica dell’economia globale favorisce il calo dell’inflazione a medio termine: «Con l’economia mondiale in crescita meno che in questi ultimi decenni, diminuisce la pressione sui prezzi delle materie prime e, in generale».