Centomila contro Dilma

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BRASILE – Brasilia 15/03/2016. Centomila manifestanti hanno circondato il Congresso brasiliano chiedendo dimissioni di Dilma Roussef.

Il presidente brasiliano il 13 marzo è stato il bersaglio di enormi proteste in tutto il paese. La polizia militare ha calcolato che le dimensioni della folla a Brasilia era una delle più grandi mai viste negli ultimi decenni nella capitale. In tutto il Brasile, i manifestanti vestiti di verde e giallo, si sono scagliati contro Rousseff, il suo predecessore e mentore politico Luis Inácio Lula da Silva e il Partito dei Lavoratori, a cui entrambi appartengono. I manifestanti si sono mossi, nella capitale lungo il viale del centro in cui stanno tutti i principali edifici governativi fino alla sede del Congresso, dove migliaia di persone hanno urlato a frase “Dilma Fora”. La protesta anti-Rousseff, nella capitale qui e altrove, si è svolta pacificamente, controllata da circa 2.000 poliziotti in mezzo a un clima di festa. La più grande manifestazione si è tenuta sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, dove le autorità hanno detto che non essere statini grado di stimare la dimensione della folla. Gli organizzatori hanno detto che tra le 500mila e il milione di persone erano presenti lungo l’Atlantica Avenue, che corre parallela ad una delle spiagge più famose di Rio. La giornata nazionale di proteste è stata dichiarata da gruppi della società civile, ma è stato esplicitamente sostenuta da tutti i partiti politici dell’opposizione, che stanno promuovendo la messa in stato d’accusa di Rousseff al Congresso. Il presidente, dal canto suo, ha dichiarato: «Chiedo solo che non vi sia alcuna violenza», ribadendo che ognuno ha il diritto di scendere in piazza per protestare a favore o contro il governo.