Mantega: nel 2013 l’Economia brasiliana crescerà del 4%

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Immediata risposta del ministro del brasiliano per l’Economia, Guido Mantega, alla certificazione della bassa crescita, 0,4 per cento nel secondo trimestre del 2012, dall’ Instituto de Geografia e Statística (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, IBGE ).

 

Secondo il ministro il Brasile l’economia tornerà a crescere il prossimo anno del 4%, ancora molto lontani dunque dal 7,5% del 2010 ma sarebbero performance nettamente superiori a quelle attuali. Mentre oggi questa crescita è relativamente piatta rispetto ai primi tre mesi dell’anno, fino allo 0,5 per cento rispetto allo stesso periodo nel 2011.

Mantega ha detto l’economia tornerà a crescere in maniera sostenuta nella seconda metà del 2012, e che gli esperti – non il governo – confermano previsioni del PIL per il 2013 in crescita del 4%.

Il Brasile, secondo Mantega, continuerà ad attrarre capitali dall’estero, nonostante il calo del quaranta per cento degli investimenti esteri per il 2012.

Il ministro però non ha ben precisato come crescerà questa economia e non ha nemmeno citato le previsioni del governo del Brasile che vedono una crescita più bassa nel 2012 rispetto al 2011, quando è cresciuto del 2,7 per cento. Anche il Banco Central (Banca centrale), ha ivisto al ribasso le sue previsioni per il 2012 e le attesta all’1,3 per cento.

La notizia, della crescita diffusa dal ministro Mantega, arriva dopo l’annuncio del governo di estendere fino a fine ottobre il programma di riduzione dell’imposta IPI per auto e elettrodomestici, l’obiettivo è quello di incoraggiare i consumi per rilanciare così l’economia.

Un certo numero di fattori, però impensierisce i brasiliani: comprese le infrastrutture troppo vecchie, le ripercussioni della crisi finanziaria globale – in particolare in Europa, e una riduzione della domanda proveniente dalla Cina – il più grande mercato estero del Brasile- di materie prime come il ferro e la soia.