BRASILE. Lula resta in carcere, ma è il primo nei sondaggi

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La Corte Suprema brasiliana ha detto che l’ex Presidente Luiz Inacio Lula da Silva, che sta attualmente scontando una condanna per corruzione, potrebbe partecipare al primo turno elettorale, il 7 ottobre, solo se la sua condanna fosse annullata.

Il giudice della Corte Gilmar Mendes ha detto che non vedeva alcuna possibilità che l’alta corte, composta da 11 membri, accettasse la mozione che avrebbe permesso al politico popolare di correre nonostante la sua condanna per corruzione confermata in appello. Mendes ha detto che una legge del 2010, la Ficha Limpa, afferma chiaramente che un imputato la cui condanna è stata confermata da una corte d’appello, prevede l’interdizione dai pubblici uffici per otto anni. Ed oggi Lula è il primo candidato nei sondaggi elettorali, riporta Laht.

«Si tratta di una squalifica aritmetica. L’unico modo ipotetico in cui potrebbe competere alle elezioni è se riuscisse a far revocare la sua condanna», ha detto la Mendes.

Nel luglio 2017, il giudice Sergio Moro ha giudicato Lula colpevole di aver accettato tangenti in cambio dell’aiuto fornito all’impresa brasiliana di costruzioni Oas per ottenere contratti dalla compagnia petrolifera statale Petrobras e lo ha condannato a nove anni e sei mesi di carcere.

Moro ha guidato l’inchiesta Lava Jato, che inizialmente era focalizzata su un massiccio scandalo di tangenti per contratti gonfiati incentrato su Petrobras. Il 24 gennaio, una corte d’appello nella città meridionale di Porto Alegre ha votato all’unanimità per confermare il precedente verdetto e ha anche aumentato la pena detentiva di Lula a 12 anni e un mese.

Lula, che deve ancora affrontare diversi altri processi per corruzione, nega tutte le accuse e afferma che si tratta di un tentativo politicamente motivato di impedirgli di tornare alla Presidenza.

Anche se Lula è in carcere dal 7 aprile presso la sede della Polizia Federale nella città di Curitiba, il suo Partito dei Lavoratori dice che lo candiderà nel mese di agosto e che presenterà una mozioni al Tribunale elettorale e alla Corte suprema per chiedere un’eccezione alla legge Ficha Limpa.

Lucia Giannini