BRASILE. Cala l’export di carne verso la Cina a marzo causa mucca pazza

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Le esportazioni brasiliane di carne bovina fresca hanno raggiunto le 124.440 tonnellate a marzo, con un calo del 26,4% su base annua, a causa della sospensione autoimposta delle spedizioni di proteine verso la Cina, revocata solo alla fine del mese scorso, secondo i dati del governo federale di questo mese.

I dati governativi mostrano che i ricavi delle esportazioni di proteine bovine sono scesi da quasi un miliardo di dollari nel marzo 2022 a 598,79 milioni di dollari, accompagnati da un calo del 18,5% del prezzo medio per tonnellata, riporta MercoPress.

A seguito di un protocollo firmato dai due Paesi, il Brasile ha sospeso automaticamente le esportazioni di carne bovina verso il mercato cinese a partire dal 23 febbraio a causa del rilevamento di un caso atipico di encefalopatia spongiforme bovina (BSE), nota come “malattia della mucca pazza”.

Il governo cinese ha permesso la ripresa degli acquisti quasi 30 giorni dopo l’inizio dell’auto-embargo. La decisione è stata presa durante una visita in Cina del Ministro dell’Agricoltura brasiliano, Carlos Fávaro.

I dati preliminari del governo hanno confermato che gli esportatori hanno continuato a spedire carichi all’inizio di marzo, ma non sono stati sufficienti a compensare l’impatto totale misurato alla fine del mese.

Sempre secondo i dati governativi sul commercio estero, le esportazioni di soia hanno totalizzato 13,27 milioni di tonnellate il mese scorso, superando il volume di 12,2 milioni inviato all’estero nel marzo 2022, dato il raccolto record della stagione 2022/23.

La quantità di mais venduta a livello internazionale è aumentata a 1,33 milioni di tonnellate rispetto alle 14,28 mila tonnellate dell’anno precedente, grazie alla solida domanda esterna di semi oleosi e all’aumento dell’offerta.

Anche le entrate derivanti dalle esportazioni di carne suina fresca e congelata nei 23 giorni lavorativi di marzo hanno superato di oltre il 30% le cifre registrate nello stesso mese dell’anno scorso e quelle di un mese fa.

Le esportazioni di carne suina hanno portato 231.765.681 dollari di entrate a fine marzo, il 33% in più rispetto a quanto realizzato nel marzo 2022 (174.257.651 dollari). Inoltre, sono state spedite 95.304,095 tonnellate, un volume superiore del 17,24% rispetto alle 81.288,375 tonnellate registrate a marzo dello scorso anno.

Le entrate sono aumentate del 34,6% da febbraio a marzo, passando da 172.135.000 dollari a 231.765.681 dollari. Le 95.304.095 tonnellate esportate a marzo hanno rappresentato un aumento del 36,5% del volume rispetto alle 69.800.000 tonnellate spedite a febbraio.

Il volume medio esportato al giorno è stato di 4.143,656 tonnellate, con un aumento del 12,1% rispetto al marzo 2022 e un calo del 2,4% rispetto alla settimana precedente. Il prezzo per tonnellata pagato, 2.431.854 dollari, è più caro del 13,4% rispetto al marzo dello scorso anno.

Lucia Giannini

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