BRASILE. Brasilia è il primo fornitore agroalimentare della Cina

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Un nuovo accordo per facilitare le esportazioni del settore agroalimentare brasiliano in Cina è stato descritto dagli esperti di mercato a San Paolo come cruciale per inaugurare la «più grande era di apertura del mercato degli ultimi dieci anni» tra i due Paesi.

Secondo MercoPress, il nuovo accordo la Cina apre il suo mercato a prodotti come la farina di soia (da tempo richiesta al Brasile), le proteine concentrate di soia, il mais, le arachidi e la polpa di agrumi.

Secondo Ricardo Arioli, presidente della Commissione nazionale per i cereali, le fibre e i semi oleosi della Cna – Confederazione dell’agricoltura e dell’allevamento del Brasile, l’accordo prevede prodotti di grande interesse per il Brasile in termini di produzione e capacità di esportazione, oltre a dare priorità ad altri prodotti di seconda linea, come mais, sorgo e sesamo.

I protocolli sono stati discussi in un incontro tra i funzionari del ministero dell’Agricoltura cinese e del ministero dell’Agricoltura brasiliano per ridurre la burocrazia nelle procedure di ispezione industriale e di sdoganamento.

Inizialmente, il settore agroalimentare brasiliano si aspettava l’autorizzazione a esportare questi prodotti in Cina solo nel 2023, dopo la chiusura di un protocollo sanitario: ma invece di inviare personale a controllare le unità produttive in Sudamerica, i cinesi hanno autorizzato i funzionari del Mapa – Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento e dell’Approvvigionamento del Brasile – a svolgere le ispezioni, facilitando notevolmente il processo.

Nel 2021, il Brasile ha esportato in Cina 41 miliardi di dollari (il 34% delle vendite totali di prodotti agricoli), diventando così il principale fornitore di prodotti agricoli della Cina e rappresentando circa il 20% delle importazioni di Pechino.

Tuttavia, il Brasile ha bisogno di nuovi accordi commerciali e di diversificare le esportazioni agricole per essere più competitivo sul mercato internazionale: nonostante sia un importante produttore agricolo, ha ancora un accesso limitato ai mercati.

Tommaso Dal Passo