Brasile, sale l’export di armi verso gli USA

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BRASILE – Rio De Janeiro. 2/5/13. Mentre l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva è stato in carica la vendita di armi dal Brasile verso gli USA è salita del 187,5  per cento. Gli Stati Uniti hanno acquistato quasi 7,9 milioni di armi, ovvero l’ottanta per cento, dei 9,9 milioni di armi da fuoco brasiliani esportati negli ultimi 40 anni.

A spiegare i dettagli dell’operazione il The Rio Times. Su un totale di 7.873.321 di armi vendute negli Stati Uniti tra il 1971 e il 2011, gli altri acquirenti importanti di armi brasiliane ma con numeri minori sono: Argentina (215.216), Paraguay (154.711), Yemen (112.272) e la Germania (109.273). Dei 9,9 milioni di armi da fuoco vendute, 42,2 per cento erano revolver, 23,8 per cento erano fucili (espingardas), il 17,8 per cento erano pistole, il resto è rappresentato da fucili e armi semi – automatiche. Secondo il quotidiano brasiliano in base ai dati del Freedom of Information Act, hanno mostrato che il 59 per cento di questo totale, 4,6 milioni di unità, è stato esportato tra il 2003 e il 2010, un numero tale da armare tutti gli abitanti della Luisiana.

Nel 2011, ultimo dato disponibile da parte dell’esercito, il Brasile ha esportato più armi da fuoco negli Stati Uniti che in Austria e Germania messe insieme, secondo e terzo esportatore dal Brasile. Il principale produttore di armi brasiliano è Taurus, con sede a Porto Alegre, nello stato di Rio Grande do Sul, ha una fabbrica anche a Miami lo scorso hanno ha fatturato 701 milioni dollari R l’anno scorso, con un aumento del 13,4 per cento. L’altro grande produttore di armi brasiliane è Amadeo Rossi e insieme le due società hanno il controllo della produzione e vendita delle armi brasiliane. Sempre in Brasile è sita la Companhia Brasileira de Cartucce (CBC), la più importane azienda mondiale produttrice di armi, con sede a São Paulo Stato. Uno dei più grandi importatori di armi da fuoco brasiliani negli Stati Uniti, si legge sempre sul Rio Times è Springfield Incorporation, rinomato per il suo sostegno della NRA (National Rifle Association), lobby che ha portato alla recente sconfitta al Congresso della norma voluta da Barack Obama sulla restrizione e dentizione delle armi. L’industria brasiliana delle armi negli ultimi anni ha visto uno sviluppo, anche se non ai livelli egli anni ’80, ’90 dello scorso secolo,  grazie alle disposizioni del Governo che vogliono una modernizzazione delle forze armate del Brasile. Secondo la ABIMDE, associazione dell’industria delle armi in Brasile, sono stati investiti 120 miliardi di dollari nel settore. La crescita raddoppierà i 25.000 posti di lavoro che crea direttamente, aumentando le esportazioni da 1,7 miliardi di dollari per 4 miliardi di dollari, il Brasile avrà una presenza militare internazionale. Gli esperti dicono che l’industria ora è orientata a intercettare i clienti  di “periferia”, come quelli in America Latina e Africa, che hanno un bisogno “più modesto” di attrezzature militari.