BRASILE. Anche Temer sarebbe corrotto, come Roussef…

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La polizia federale del Brasile afferma che ci sono solide prove del coinvolgimento del presidente Michel Temer in caso di corruzione. Si tratta di un casacche potrebbe costringerlo a lasciare l’incarico. Si tratterebbe del secondo caso di rimozione presidenziale giudiziaria nell’arco di poco tempo.

In una relazione resa disponibile dalla Corte suprema federale, e ripresa da Afp, la polizia ha dichiarato che Temer ha beneficiato di fondi provenienti da tangenti, raccolte usando dei prestanome. Si tratta di accuse che Temer ha ripetutamente negato. Ma il tribunale superiore del Brasile ha dichiarato di aver accumulato prove sufficienti per dar vita ad un’indagine ufficiale su Temer per “corruzione passiva”.

Nella relazione si legge che: «Di fronte al silenzio del presidente e del suo ex assistente, ci sono prove irrefutabili (…) che mostrano fortemente che la corruzione passiva ha avuto luogo». Il documento fa espresso riferimento all’avvocato, sospeso dall’ordine e in carcere, Rodrigo Rocha Loures rirpeso in un video mentre accetta il denaro.

Rocha Loures avrebbe ricevuto 150 mila dollari dalla Jbs, tangente accettata  per conto di Temer. Il caos sarebbe avvenuto durante la campagna elettorale Roussef-Temer di tre anni fa. 

Il presidente potrebbe essere sospeso se due terzi del Congresso votassero per dare il via all’indagine sul caso di corruzione.

Si aprirebbero diversi scenari se Temer fosse costretto a lasciare l’ufficio come Dilma Rousseff: potrebbe fare appello, ritardando il processo; potrebbe avvenire che i membri della coalizione di governo ritirino il loro sostegno e lo costringano a dimettersi. Temer ha detto che non si dimetterà. Se Temer fosse costretto a lasciare in base ad una sentenza del tribunale elettorale, la legge brasiliana impone che il Congresso, dove molti sono gli indagati, deve scegliere un leader ad interim entro 30 giorni.

Gli avversari di sinistra, guidati dal Partito dei Lavoratori di Rousseff, che hanno governato per 13 anni fino alla sua rimozione, chiedono elezioni generali in anticipo.

Un recente sondaggio ha mostrato che il rating di approvazione dell’Amministrazione di Temer è sceso al 5 per cento, rendendolo il governo più impopolare del Brasile dopo la fine della dittatura militare trent’anni fa.

Graziella Giangiulio