Gas per la Bolivia

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BOLIVIA – La Paz 16/02/2016. Il 15 febbraio, il governo della Bolivia ha portato l’impianto Gnl di Rio Grande alla piena operatività.

Si tratta di una struttura costruita da un consorzio spagnolo guidato dalla società di ingegneria Sener; l’impianto dovrà fornire Gnl a 600mila persone nella nazione andina. La produzione non necessaria per il consumo interno, nel frattempo, potrebbe essere esportata in Brasile, Perù e Paraguay. Il presidente boliviano Evo Morales; il suo ministro degli Idrocarburi, Luis Alberto Sanchez; il presidente della statale Ypfb Bolivia, Guillermo Acha; e due alti dirigenti Sener, Borja Zarraga e Ignacio Larrea, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione nella provincia di Santa Cruz, riporta il Latin American Herald Tribune. Morales ha affermato nel suo discorso che il progetto era diventato una realtà grazie alla «lotta del popolo», ricordando che nel 2003, prima della sua presidenza, una simile iniziativa privata era stata lanciata in un porto cileno allo scopo di esportare il gas boliviano negli Stati Uniti, ma era stata successivamente interrotta a causa di una rivolta popolare. Del progetto boliviano beneficeranno circa 600mila persone nel mercato interno, circa 144mila abitazioni, ha poi detto Sanchez. Il Gnl prodotto dall’impianto (nella foto), il primo del suo genere in Bolivia, sarà distribuito attraverso un “oleodotto virtuale” che comprende una flotta di «serbatoi criogenici di trasporto, unità di rigassificazione mobili e stazioni di rigassificazione satellitari situate in luoghi diversi in tutta la Bolivia» ha aggiunto Sener. L’impianto produce 210 tonnellate di Gnl al giorno e ha la capacità di immagazzinarne 3.000 metri cubi, consentendo di rifornire famiglie in 27 comuni a livello nazionale che altrimenti non avrebbero accesso al gas a causa della loro distanza dalle reti di distribuzione tradizionali.